Scienza: appello partecipanti a “Maratona”, “in dialogo con politica per scelte corrette durante emergenze”

“Usare la scienza e il metodo scientifico come bussola per orientare scelte cruciali durante le criticità e come base di sviluppo per il Paese”. È l’appello che emerge dalla staffetta di interventi che si sono susseguiti ieri in occasione di “I love scienza: una maratona della scienza”, 7 ore in streaming, evento promosso dalla Fondazione De Sanctis, nella Giornata mondiale della scienza.
Della “necessità di coltivare il dialogo tra scienza e politica non solo per fare le scelte giuste in fase di criticità, ma più in generale per evitare decisioni politiche errate non basate sulle evidenze scientifiche”, ha parlato la senatrice a vita Elena Cattaneo, farmacologa a capo del Laboratorio di biologia delle cellule staminali dell’Università Statale di Milano. Walter Ricciardi, ordinario di Igiene generale e applicata all’Università Cattolica e consulente del ministro della Salute Roberto Speranza, ha sottolineato la “duplice responsabilità della scienza, da una parte spiegare, dall’altra far capire alla popolazione la lezione del comportamento e ai politici l’importanza della rapidità d’azione con collaborazione reciproca”.
“Una politica che ignori quello che la scienza sa, tanto o poco che sia, specie in situazioni di emergenza come quella odierna, è una politica pericolosa che fa male alla società nel suo insieme”, ha concluso Carlo Rovelli, fisico, saggista e direttore del Quantum gravity group nel Centro di fisica teorica dell’Università Aix-Marseille, secondo il quale “la politica deve tener conto delle indicazioni della scienza, che però non sempre e non subito ha le risposte agli interrogativi che la politica pone”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Territori