Religions for peace: Guterres (Onu), “senza la partecipazione delle donne, dialogo interreligioso incompleto e pace meno sostenibile”

“Senza la piena partecipazione e leadership delle donne, il dialogo interreligioso è incompleto e la pace è meno sostenibile”. Sono parole che il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, ha rivolto ai partecipanti alla prima assemblea “Donne, fede e diplomazia”, organizzata dalla fondazione internazionale “Religions for peace” (“Religioni per la pace”) e che si è aperta ieri. Sono oltre 1.000 rappresentanti di induismo, buddismo, ebraismo, cristianesimo, islam e altre religioni che si stanno incontrando virtualmente per discutere nuove forme di politica. Interventi in plenaria e sessioni in gruppi si alternano alla ricerca di “nuovi modi per promuovere il dialogo interreligioso in tempi difficili e su diversi fronti: costruzione della pace e terrorismo, ambiente, leadership, incitamento all’odio, migranti e violenza di genere”, spiegano gli organizzatori. “Troppo spesso si trascura ciò che riescono a fare le donne per la convivenza pacifica”, ha detto la cancelliera Angela Merkel aprendo i lavori (nella foto). I vincitori del Premio Nobel per la Pace, ha continuato, “sono modelli di comportamento che ispirano molti altri con il loro coraggio; ma tra i 135 premiati finora, solo 17 sono donne”. E ha concluso “senza dubbio, ci sono molte più donne che avrebbero meritato un premio per il loro lavoro di costruzione della pace”. I temi centrali della giornata odierna – interamente fruibile on line https://www.rfp.org/women-faith-diplomacy/ – saranno l’uguaglianza di genere e la lotta contro il discorso d’odio. Domani si parlerà di istruzione e protezione dell’ambiente; nella sessione conclusiva, il 13 novembre verrà presentato un “appello al cambiamento”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Territori