Welfare: Brunetta (Cnel), “per colmare i divari esistenti nei servizi sociali e alla persona serve maggiore collaborazione tra Pubblica amministrazione e Terzo settore”

“Per colmare i divari esistenti nei servizi sociali e alla persona serve maggiore collaborazione tra Pubblica amministrazione e Terzo settore. Il privato sociale ha una potenza di fuoco incomparabile come abbiamo sperimentato durante il periodo pandemico perché vuol dire volontariato, passione, impegno, ma vuol dire anche ‘non mercato’. Nel senso che il valore del privato sociale va ben oltre quello economico prodotto dalle centinaia di migliaia di organizzazioni che operano nei servizi sociali, nella cultura, nella formazione”. Lo ha affermato il presidente del Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro (Cnel), Renato Brunetta, oggi a Roma alla presentazione della ricerca di Euricse “Il nuovo welfare collaborativo in Italia: Co-Programmazione e Co-Progettazione come strumenti per l’innovazione del welfare locale”.
“L’economia del dono scardina tutti i paradigmi”, ha osservato Brunetta, secondo cui “la sfida della PA non può essere solo quella della fornitura di beni e servizi per la collettività ma anche quella della costruzione di un valore collettivo. Le organizzazioni del privato sociale non devono essere viste come competitor, se non dal punto di vista dell’efficienza, ma complementari al pubblico, al mercato. Il Terzo settore rappresenta la terza via nell’economia moderna”.
La ricerca di Euricse è la prima indagine a livello nazionale sull’applicazione dell’articolo 55 del Codice del Terzo settore che ha introdotto gli strumenti giuridici per promuovere una nuova concezione più collaborativa e paritaria dei rapporti tra Stato ed enti del Terzo settore. L’obiettivo di questo lavoro è quello di indagare se e come stanno cambiando i rapporti tra pubblico e Terzo settore e il ruolo che ciascuno dei diversi attori può svolgere nella costruzione del welfare locale.

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