Violenza contro le donne: mons. Muser (Bolzano-Bressanone), “dobbiamo vergognarci del fatto che oggi ancora troppe persone volgono lo sguardo dall’altra parte”

Sabato 25 novembre, nella Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, alle 12 in punto l’“Alto Adige si ferma”, come recita il titolo dell’iniziativa, per 2 minuti di silenzio e riflessione. Anche la diocesi di Bolzano-Bressanone partecipa alla mobilitazione pubblica.
“Tre volte al giorno le campane invitano a pregare l’Angelus: Dio si fa uomo in e da Maria. Il 25 novembre, Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, invito tutti a fermarsi alle 12 ai rintocchi delle campane, ad osservare un momento di silenzio e a pregare per tutte le donne che subiscono violenza. Sostengo inoltre con convinzione la campagna di preghiera del movimento femminile cattolico Katholische Frauenbewegung per questa Giornata e per la successiva solennità di Cristo Re”, afferma il vescovo di Bolzano-Bressanone, mons. Ivo Muser, in un messaggio.
“Dobbiamo dire un ‘no’ deciso e compatto a tutte le forme di violenza contro le donne. Come società dobbiamo vergognarci del fatto che oggi ancora troppe persone volgono lo sguardo dall’altra parte e spesso addirittura banalizzano questa violenza. La violenza sulle donne va dall’oppressione psicologica alle aggressioni fisiche più gravi, che troppo spesso si concludono in tragedie familiari e non di rado con la morte. Anche lo sfruttamento sessuale, che può verificarsi all’interno della propria famiglia così come attraverso la prostituzione, è una grave violazione della dignità della donna”, osserva il presule, che conclude ricordando quanto ha detto Papa Francesco
nell’omelia di Capodanno 2020: “Ogni violenza inferta alla donna è una profanazione di Dio. Dal corpo di una donna è arrivata la salvezza per l’umanità. Da come trattiamo il corpo della donna comprendiamo il nostro livello di umanità”.

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