Povertà alimentare: Azione contro la fame, a Napoli un progetto per le famiglie vulnerabili dei Quartieri Spagnoli e Forcella

Un progetto per contrastare la povertà alimentare che passa attraverso l’educazione a una dieta sana ed equilibrata, e l’accompagnamento al lavoro: è il progetto “Mai più fame: dall’emergenza all’autonomia” appena avviato a Napoli e presentato questa mattina presso la sala Giunta del Comune, alla presenza del sindaco Gaetano Manfredi e con la partecipazione da remoto del vicesindaco di Milano, con delega alla Food Policy, Anna Scavuzzo. Il progetto, a cura dell’organizzazione Azione contro la Fame e dei partner locali Foqus Fondazione Quartieri Spagnoli e Altra Napoli, prende vita nei Quartieri Spagnoli e a Forcella, e mira a costruire soluzioni di lungo termine per sostenere le necessità di base delle famiglie più vulnerabili. Le linee dell’intervento, della durata di 4 mesi, prevedono: un contributo alla spesa settimanale, per fornire un supporto nutrizionale immediato; la promozione dell’educazione alimentare per favorire l’adozione di una dieta sana ed equilibrata; la formazione per migliorare le capacità personali, sociali e professionali, con un percorso di gruppo teso a riattivare la motivazione e valorizzare le soft skills dei beneficiari, affinché possano trovare occupazione. “In Italia sono sempre di più le famiglie vulnerabili costrette a ridurre i pasti giornalieri e a impoverire la dieta. Si tratta di una vera e propria emergenza a cui questo progetto ha dimostrato di saper rispondere in modo innovativo ed efficace, mettendo in sinergia le reti territoriali, le aziende, i partecipanti al programma, per costruire una sicurezza alimentare a lungo termine e consentire loro di uscire definitivamente dal circolo vizioso della povertà e della fame”, ha dichiarato Simone Garroni, direttore di Azione contro la Fame.
“La lotta contro l’emergenza alimentare, è forse la battaglia più importante nella lotta alla marginalità economica. Il progetto ‘Mai più fame: dall’emergenza all’autonomia’ rappresenta una sfida aperta in luoghi dove la povertà, ed il suo triste corollario, la fame, sono diffuse. L’azione prende vita anche attraverso un’importante sinergia di rete territoriale in cui le istituzioni svolgono un grande ruolo. Confidiamo nella bontà del percorso, nella certezza possa incidere significativamente per migliorare le prospettive degli ultimi”, sottolinea Antonio Lucidi, vicepresidente di Altra Napoli.
Il progetto, che è già stato testato con successo in altri contesti – in Italia, a Milano, ed in altri Paesi – ed insignito del Premio “RegioStar” dall’Unione europea come buona pratica per promuovere una crescita inclusiva, trova a Napoli terreno fertile, grazie all’esperienza dei partner locali e alla lunga tradizione di innovazione in ambito sociale che contraddistingue la città. L’intervento viene supportato da una rete di aziende partner che garantiscono non solo fondi, ma anche competenze, strumenti ed opportunità concrete verso l’inserimento lavorativo.

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