Venezuela: i vescovi favorevoli al referendum consultivo sul territorio conteso Esequibo

I vescovi della Conferenza episcopale del Venezuela si esprimono a favore “della sovranità territoriale del Venezuela sull’Esequibo, come stabilito dalla Costituzione della Repubblica bolivariana del Venezuela nell’articolo 10”. Lo dichiarano oggi in una nota a proposito del referendum del 3 dicembre sulla controversia in corso tra Guyana e Venezuela in merito al territorio di frontiera Esequibo. “La Chiesa ha una presenza permanente nella frontiera – precisano – che ha aiutato a valorizzare, proteggere e sviluppare questa sovranità territoriale”. I vescovi pregano perché “questa controversia tra Guyana e Venezuela non sfoci in un conflitto”. Il referendum consultivo, prosegue la nota firmata dal presidente della Conferenza episcopale venezuelana monsignor Jesus Gonzalez de Zarate Salas, arcivescovo di Cumanà, dai vicepresidenti e dal segretario generale, “è uno strumento di consultazione e partecipazione” perciò “chiediamo a tutti i cittadini che siano ben informati sul significato e le conseguenze del referendum del prossimo 3 dicembre, perché possano agire in piena coscienza e libertà. Il referendum non deve essere né manipolato da interessi meramente politici né usato come mezzo di pressione sui cittadini”. Inoltre, questo momento di partecipazione, “deve contribuire a prendere coscienza sulla necessità di dare risposta ad altre problematiche che viviamo, come la precarietà dei servizi pubblici (acqua, elettricità, combustibile), la crisi sanitaria, educativa e nutrizionale”.

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