Signis Europa: l’irlandese Fahleson è il nuovo presidente. Tra i 6 delegati c’è Sergio Perugini dell’Ucs Cei

Douglas Fahleson (Irlanda) e Adriana Răcășan (Romania) sono stati eletti rispettivamente presidente e vice-presidente del Signis Europa. L’Ufficio nazionale per le comunicazioni sociali della Conferenza episcopale italiana è stato accolto con un suo rappresentante – Sergio Perugini, segretario della Commissione nazionale valutazione film – nel board europeo dell’Organizzazione cattolica internazionale per le comunicazioni per il mandato 2022-26. È quanto è emerso dall’Assemblea generale del Signis Europa, martedì 7 giugno.
“La nostra presenza nel board europeo – ha sottolineato Vincenzo Corrado, direttore dell’Ufficio nazionale per le comunicazioni sociali della Cei – rappresenta un onore e al contempo un onere importante. Anzitutto, è il riconoscimento per l’Ufficio, per il sostegno e la collaborazione che ha sempre offerto al Signis. Inoltre, indica la responsabilità e l’impegno nel contribuire alla crescista e al processo di cambiamento che sta affrontando l’Organizzazione, confrontandosi con il mutevole scenario mediale, con i cambiamenti che ne segnano l’orizzonte dal punto di vista tecnologico, culturale-educativo ed economico. Per noi sarà, inoltre, l’occasione di portare la nostra esperienza nel mondo dei media in ambito europeo. Uno dei settori che verrà valorizzato sarà di certo il cinema e l’audiovisivo tutto, contando sulla professionalità di Sergio Perugini nella realtà di riferimento della Chiesa in Italia, ossia la Commissione nazionale valutazione film”. Corrado ha poi aggiunto: “L’opportunità che si presenta oggi nel Signis Europa è anche frutto di un cammino fecondo di relazioni e progettualità condivise portato avanti negli anni”.
Nella sua Assemblea europea composta dai rappresentanti di 17 Paesi – incontro aperto dai saluti del presidente uscente Ákos Kovács (Ungheria) e della presidente mondiale Helen Osman (Usa), i quali hanno ribadito l’impegno dell’Organizzazione nella promozione della cultura della pace attraverso i media –, sono stati eletti i nuovi vertici del board: Douglas Fahleson (Irlanda, presidente), Adriana Răcășan (Romania, vice-presidente), Alexander Both (Germania), Romana Kocjančič (Slovenia), Sergio Perugini (Italia) e Philippine de Saint-Pierre (Francia). Inoltre, Ákos Kovács (Ungheria) rimane nel board come membro supplente.
I sei nuovi delegati provengono dalle varie Conferenze episcopali europee e da realtà associative d’ispirazione cattolica che operano nel settore media. L’Italia entra nel board con Sergio Perugini, che ha ricevuto anche l’incarico di delegato Signis nazionale su mandato del direttore dell’Ufficio nazionale per le comunicazioni sociali della Cei.
Il Signis, “The World Catholic Association for Communication”, è un’organizzazione non-governativa riconosciuta dalla Santa Sede e composta da membri provenienti da oltre 100 Paesi. Nata formalmente all’inizio del nuovo Millennio, nel 2001, in realtà vanta una presenza feconda nel mondo dei media dal 1928, forte dell’eredità delle due storiche realtà cattoliche del settore: l’Unda, il cui campo d’azione era la radio e la televisione, e l’Ocic, l’International Catholic Organization for Cinema, con una precisa mission nel cinema. Oggigiorno il Signis si occupa di radio, Tv, cinema, audiovisivo, media education, Internet e new technology.
In ultimo, dall’Assemblea generale del Signis Europa sono stati ribaditi gli appuntamenti in evidenza nei prossimi mesi: il Signis World Congress a Seoul, in Corea del Sud (16-19 agosto 2022), e il Television Festival of Religious Programs (settembre 2023), evento promosso dal Signis Europa e dal Wacc – World Association for Christian Communication.

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