Cinema ed audiovisivi: convegno su storia del cattolicesimo contemporaneo e memoria. Eugeni, “Sono saltati i preconcetti che aprono ad una serie di problemi per la ricerca”

foto SIR/Marco Calvarese

Il Panel pomeridiano del convegno “La storia del cattolicesimo contemporaneo e le memorie del cinema e dell’audiovisivo”, in corso di svolgimento nel palazzo Antici Mattei di Roma fino a domani, dal titolo “Le fonti audiovisive per lo studio del cattolicesimo: case studies e pratiche di ricerca” è stato moderato da David Gargani dell’Università Telematica Internazionale Uninettuno, ha visto gli interventi di Roberto Della Torre (Università Cattolica del Sacro Cuore, Fondazione Cineteca Italiana di Milano), Elena Mosconi (Università degli Studi di Pavia) e Maria Francesca Piredda (Università Cattolica del Sacro Cuore), che hanno parlato dell’archivio audiovisivo della Fondazione Terra Santa, seguiti da Paolo Carelli (Università Cattolica del Sacro Cuore) e Raffaele Chiarulli (Università Cattolica del Sacro Cuore), con lo studio sulle messe di insediamento dei nuovi Papi nell’era televisiva (1958 – 2013) con una ricognizione nell’archivio delle Teche Rai. Ad Angela Teja (Società Italiana di Storia dello Sport) e Mario Casu (Csi Sardegna), il compito di trattare l’importanza del patrimonio cinematografico per gli archivi del movimento sportivo cattolico, mentre Livio Lepratto (Università di Parma) ha presentato il suo lavoro storico sul cinema amatoriale tra Italia e Francia, seguito da Valentina Milone (Scuola Nazionale di Cinema, Centro Sperimentale di Cinematografia) che ha raccontato la ricerca sul film “I giovani”, pellicola di propaganda commissionata dalla Spes – Democrazia Cristiana, in un periodo storico (1968) per trattare temi caldi di quei tempi come astensionismo e divorzio. Hanno concluso gli interventi di Pietro Ammaturo (Università della Basilicata) e Francesco D’Asero (Università Roma Tre) che hanno raccontato la storia di Blasetti.

foto SIR/Marco Calvarese

“Sono saltati i preconcetti che aprono ad una serie di problemi per la ricerca”, ha dichiarato Ruggero Eugeni dell’Università Cattolica del Sacro Cuore e discussant del Panel dove, secondo la sua analisi, è stato dimostrato che non esiste una sola cultura cattolica ma molteplici che dialogano tra loro, in maniera tranquilla e anche burrascosa. “Il tentativo di creare dispositivi di identificazione unitaria, che potremmo definire un’ingegnerizzazione delle masse, è fallimentare perché non vengono a mancare produzioni dal basso che non sempre hanno un rapporto pacifico con un’ufficialità”, ha dichiarato Eugeni che ha evidenziato l’esistenza di identità silenziose che disegnano un’altra strada che è il rifiuto delle forme di evidenza, “sono pratiche della cura del se, che non passano per la pubblicità del se”. La giornata si è conclusa con la tavola rotonda moderata da Alessandro Gisotti, vicedirettore editoriale media vaticani, alla quale hanno partecipato Enrico Bufalini (Direttore Archivio Storico Luce), Alberto Anile (Conservatore della Cineteca Nazionale del Centro Sperimentale di Cinematografia), Matteo Pavesi (Direttore generale della Fondazione Cineteca Italiana di Milano), Domenico De Gaetano (Direttore del Museo del Cinema di Torino) e Gian Luca Farinelli (Direttore della Fondazione Cineteca di Bologna).

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