Vita: One of us e Mpv, “sostenere la maternità e mobilitarsi contro l’inclusione dell’aborto come diritto nella Carta dei diritti fondamentali Ue”

Un impegno per recuperare la libertà delle donne, proteggendo e aiutando la maternità perché “l’aborto non è un diritto, e non lo è mai stato, mentre è una violazione della libertà di ogni donna”. A chiederlo è stato il One of Us European Forum che si è svolto dal 18 al 20 novembre a Palermo. Giunto alla VI edizione e con oltre 400 partecipanti, l’incontro si tenuto congiuntamente al 42° Congresso nazionale per i Centri e e Movimenti per la vita d’Italia, riferisce un comunicato diffuso oggi. La difesa della vita “è la strada del vero progresso, di una nuova costruzione in tutti i settori: politica, economia, diritto. Qui è possibile trovare l’energia per costruire la speranza, ma anche la pace, come indica il titolo stesso dell’incontro: ‘Costruire un futuro di speranza in Europa: per difendere la pace, difendiamo la vita'”, ha detto Marina Casini, presidente del Mpv italiano. Jaime Mayor Oreja, presidente di One of Us, ha sottolineato la necessità di una mobilitazione europea contro l’inclusione dell’aborto come “diritto” nella Carta dei diritti fondamentali dell’Unione: “Una società che ammette questa aberrazione è una società in una profonda crisi di civiltà”.
Nel corso di una cena di gala con tutti i partecipanti, la Federazione One of Us ha conferito il premio One of Us alla memoria del professor Jerome Lejeune, per la sua “ardente difesa della vita”, ritirato dalla figlia Karin. Il prof. Lejeune, spiega il comunicato, “ha difeso la vita attraverso la ricerca, la cura dei malati – soprattutto bambini affetti da sindrome di Down – e nel campo dell’opinione pubblica. Andando spesso controcorrente, non ha cessato di alzare la voce a favore del rispetto della persona fin dal suo concepimento”. Jean Marie Le Mené, presidente della Fondazione Jerome Lejeune in Francia, ha incoraggiato tutti i partecipanti a continuare ad alzare la voce e ha chiesto si giovani di seguire l’eredità di Lejeune e di Carlo Casini, incoraggiandoli a mobilitarsi per “tenere viva la corrente della difesa della vita di ogni essere umano poiché da essa dipendono la nostra società e il nostro futuro di civiltà”

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