Papa Francesco: nomina Pier Francesco Pinelli commissario straordinario di Caritas Internationalis

Il Papa ha nominato Pier Francesco Pinelli commissario straordinario di Caritas Internationalis, affinché, a partire da oggi, la diriga temporaneamente “ad nutum” (secondo la volontà, ndr.) della Sede Apostolica, “con tutti i poteri di governo, a norma del diritto comune e degli Statuti e del Regolamento dell’Ente e con piena facoltà di derogare a questi ultimi, qualora lo ritenesse opportuno o necessario”. È quanto si legge in un apposito decreto firmato da Papa Francesco, in cui si precisa che a partire da ora cessano dai rispettivi incarichi i membri del Consiglio di rappresentanza e del Consiglio esecutivo, il presidente e i vicepresidenti, il segretario generale, il tesoriere e l’assistente ecclesiastico. Il Commissario straordinario, coadiuvato nelle sue funzioni da Maria Amparo Alonso Escobar e supportato da mons. Manuel Morujão “per l’accompagnamento personale e spirituale dei dipendenti” – si legge ancora nel decreto papale – provvederà all’aggiornamento degli Statuti e del Regolamento di Caritas Internationalis, “per una loro maggiore funzionalità ed efficacia, guidando l’Ente nella preparazione della prossima Assemblea Generale”. In quest’ultimo compito, stabilisce ancora il decreto, il Commissario straordinario sarà affiancato dal card. Luis Antonio G. Tagle, “che si occuperà particolarmente di curare i rapporti con le Chiese locali e con le Organizzazioni Membro di Caritas Internationalis”. Il Commissario straordinario, infine, “agirà d’intesa con il Dicastero per il Servizio dello sviluppo umano Integrale”. Caritas Internationalis – si ricorda nel testo – coadiuva il Sommo Pontefice ed i Vescovi nell’esercizio del loro ministero verso i più poveri ed i più bisognosi, partecipando alla gestione delle emergenze umanitarie e collaborando alla diffusione della carità e della giustizia nel mondo alla luce del Vangelo e degli insegnamenti della Chiesa Cattolica. Per “migliorare l’espletamento di tale missione”, spiega il Papa all’inizio del decreto, “pare necessaria una revisione dell’attuale assetto normativo al fine di renderlo più adeguato alle funzioni statutarie dell’Ente, nonché preparare quest’ultimo alle elezioni da svolgersi durante la prossima Assemblea Generale”.

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