Commissione Ue: coordinamento politiche economiche. Agli Stati: sostegni a famiglie e imprese, salvaguardare il potere d’acquisto dei salari

(Strasburgo) Nel presentare il ciclo del semestre europeo 2023 per il coordinamento delle politiche economiche, la Commissione ha rilasciato una serie di pareri, giudizi e indicazioni ai Paesi dell’Ue in relazione alla frenata dell’economia, al controllo dei conti statali (e in particolare del debito) e ai prossimi passi da effettuare per la ripresa dell’economia Ue. “Restano ferme – secondo l’esecutivo – le quattro priorità del semestre europeo: promuovere la sostenibilità ambientale, la produttività, l’equità e la stabilità macroeconomica, al fine di favorire una sostenibilità competitiva”. La Commissione ha inoltre tracciato un bilancio provvisorio del Pnrr: 26 sono stati approvati, sono stati finora erogati 135 miliardi dei 723 a disposizione.
La Commissione offre poi consigli ai Paesi della zona euro mirati per il periodo 2023-2024 sugli aspetti che incidono sul funzionamento della stessa zona euro nel suo complesso. Gli Stati dovrebbero: continuare a coordinare le politiche di bilancio per sostenere un tempestivo rientro dell’inflazione nell’obiettivo a medio termine della Banca centrale europea del 2%; mantenere nel tempo un livello elevato di investimenti pubblici per promuovere la resilienza sociale ed economica e sostenere le transizioni verde e digitale; accertare che il sostegno erogato alle famiglie e alle imprese che si trovano sotto pressione finanziaria a causa della crisi energetica sia efficace sotto il profilo dei costi, temporaneo e mirato ai soggetti vulnerabili, in particolare le Pmi. Ancora: dovrebbero promuovere una dinamica salariale che tuteli il potere d’acquisto dei lavoratori; migliorare ulteriormente le politiche attive del mercato del lavoro e affrontare il problema delle carenze di competenze; assicurare l’effettiva partecipazione delle parti sociali all’elaborazione delle politiche e rafforzare il dialogo sociale; migliorare ulteriormente il contesto imprenditoriale e preservare la stabilità macrofinanziaria.

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