Violenza sulle donne: Meloni, “aiutarle a scoprire che non sono deboli ma che sono in grado di ribellarsi”. “Femminicidio è gesto finale, applicazione più efficace del ‘Codice rosso’”

(Foto: Presidenza del Consiglio dei ministri)

“Anche in Italia il quadro rimane preoccupante e impone da parte delle Istituzioni la massima attenzione. Il femminicidio è il gesto finale della violenza sulle donne. È la forma estrema della violenza più brutale, e più evidente, quella fisica, che ha molti possibili modi di esercitarsi: dalle minacce alla persecuzione, dai maltrattamenti agli stupri”. Lo ha affermato il presidente del Consiglio dei ministri, Giorgia Meloni, nel videomessaggio ai partecipanti all’incontro “Non più sole – La drammatica attualità della violenza contro le donne”.
“Le donne non sempre denunciano, perché sono ricattate dalla presenza dei figli, perché non sono autonome economicamente, perché hanno paura, perché si illudono che l’uomo cambierà, perché c’è di mezzo un rapporto affettivo, perché si credono deboli o perché si sentono sole”, ha osservato il premier, sottolineando che “è su questi ultimi due punti che noi possiamo incidere di più: far toccare con mano alle donne che non sono sole, che la società le sostiene, che crede alle loro denunce, che è in grado di fornire vero sostegno”. Per Meloni, “è necessario aiutare le donne a scoprire che non sono deboli ma che sono in grado di ribellarsi, di trovare in sé stesse la forza di andare avanti, di cambiare la propria vita e quella dei figli che assistono alle violenze e ne sono direttamente vittime”. “È un tema, quello della violenza assistita, che non va assolutamente ignorato”, ha ammonito il presidente del Consiglio, secondo cui “sarebbe imperdonabile farlo: studi e statistiche ci dicono, infatti, che i bambini e gli adolescenti che assistono a episodi di violenza in famiglia possono avere gravissime conseguenze sulla loro crescita e sul loro benessere. E non è difficile crederlo. Si è riscontrato, purtroppo, che bambine e adolescenti femmine tendono nell’età adulta a tollerare la violenza subita, mentre i bambini o adolescenti maschi vittime di violenza assistita hanno maggiori probabilità di diventare partner aggressivi”.
Nel suo videomessaggio, Meloni ha parlato anche dell’impegno del Governo da lei guidato “per combattere la violenza sulle donne e la terribile piaga del femminicidio” e di “politiche efficaci di prevenzione e contrasto, risolvendo le criticità, monitorando il fenomeno e stimando anche la parte sommersa dei diversi tipi di violenza”, assicurando che “faciliteremo l’adozione di protocolli e migliori pratiche nei Tribunali per un’applicazione sempre più efficace della normativa sul ‘Codice rosso’”, “così come intendiamo rafforzare il Piano anti-tratta per un’azione più incisiva a difesa e protezione delle vittime”. Per il premier è necessario “combattere le nuove forme di oppressione e dominio sulle donne che nel nostro tempo si stanno sempre di più affermando. Siamo qui per superare le ingiustizie e lottare contro tutte le forme di violenza”.

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