Iran: Save the children, “Onu agisca immediatamente per rispondere alle violazioni dei diritti umani contro i minori”

Il Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite, che si riunirà il 24 novembre per affrontare “il deterioramento della situazione dei diritti umani nella Repubblica Islamica dell’Iran, in particolare per quanto riguarda donne e bambini”, “condanni fermamente e risponda delle denunce di uccisioni, mutilazioni e della detenzione di centinaia di minori in Iran e istituisca un meccanismo investigativo indipendente”. E’ quanto chiede oggi Save the children. “Tale meccanismo dovrà essere adeguatamente attrezzato e dotato di risorse per indagare su tutte le violazioni contro i bambini e gli adolescenti – sottolinea l’organizzazione -. Le Nazioni Unite dovrebbero anche usare tutto il loro potere, nel corso della sessione speciale urgente alla fine di questa settimana, per chiedere l’immediato rilascio di centinaia di minori detenuti durante le proteste in Iran nelle ultime settimane”. Secondo le Nazioni Unite, sarebbero più di 40 i minori uccisi e si ritiene che tra le oltre 14.000 persone detenute tra i 500 e i 1.000 siano minorenni, alcuni minacciati di esecuzione, dopo la repressione mortale dei manifestanti nel Paese. Le proteste sono iniziate dopo la morte della 22enne Mahsa Jina Amini il 16 settembre, deceduta durante la custodia della polizia. La direttrice di Save the children International, Inger Ashing, ha affermato che è imperativo agire immediatamente per prevenire e fermare tutte le violazioni dei diritti umani contro i minori, compreso il rilascio di centinaia di coloro che sono attualmente detenuti: “I minori non dovrebbero mai essere presi di mira quando esercitano i loro diritti alla libertà di espressione e di riunione pacifica. Non dovrebbero essere soggetti a questo tipo di violenza e paura o essere rinchiusi lontano dalle loro famiglie solo per avere parlato. Questa violenza deve cessare immediatamente e i minori detenuti devono essere rilasciati”. L’Iran, ricorda Save the children, ha ratificato la Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti dell’infanzia per cui  “l’arresto o la detenzione di minori devono essere utilizzati solo come misura estrema e per il periodo di tempo più breve possibile”.

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