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Commissione Ue: “35 milioni di armi da fuoco illegali presenti nei 27 Stati membri. Servono leggi più severe”

La Commissione propone di aggiornare le norme Ue sull’importazione, l’esportazione e il transito di armi da fuoco per uso civile. “Si stima che circa 35 milioni di armi da fuoco illegali siano nelle mani di civili nell’Ue e che circa 630mila armi da fuoco siano elencate come rubate o smarrite nel Sistema d’informazione Schengen”. Le norme aggiornate “faciliteranno – secondo la Commissione – il commercio legale di armi da fuoco per uso civile e ridurranno l’onere amministrativo per i produttori, i commercianti e gli utenti di armi da fuoco. Le norme rivedute rafforzeranno la sicurezza e affronteranno il traffico di armi da fuoco, e consentiranno controlli coordinati e valutazioni del rischio per migliorare la tracciabilità delle armi”. Il vicepresidente della Commissione Margaritis Schinas dichiara: “il traffico di armi da fuoco alimenta la criminalità organizzata all’interno dell’Ue e favorisce l’instabilità politica nei Paesi vicini. Con lo sviluppo della consegna rapida e a domicilio dei pacchi e delle nuove tecnologie, il traffico di armi da fuoco sta assumendo nuove forme per sfuggire ai controlli. Come legislatori, dobbiamo metterci al passo. La riforma che proponiamo colmerà le lacune delle norme esistenti, che spesso vengono aggirate, portando le armi da fuoco a essere contrabbandate e dirottate nell’Ue”.
La commissaria per gli affari interni, Ylva Johansson, aggiunge: “i criminali cambiano continuamente le modalità di contrabbando di armi letali nell’Unione europea. Dobbiamo essere sempre un passo avanti. La sicurezza interna dell’Ue per ridurre l’uso e il traffico illegale di armi da fuoco deve basarsi su una buona cooperazione tra le forze dell’ordine, una buona intelligence e procedure trasparenti”.

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