Salute: Croce rossa italiana, domani maratona in tutto il Paese per sensibilizzare sull’importanza delle manovre salvavita

Immaginare migliaia di persone nelle piazze e nei centri commerciali di 19 Regioni d’Italia che, contemporaneamente, sulle note musicali di Stayin’ Alive, applicano il massaggio cardiaco, a ritmo musicale, su migliaia di manichini stesi a terra. È la maratona organizzata domani dalla Croce rossa italiana per celebrare il World Restart a Heart Day (Wrahd), l’iniziativa lanciata dall’International Liaison Committee on Resuscitation (Ilcor) che vuole sensibilizzare le persone sull’importanza delle manovre salvavita. Obiettivo: arrivare a un milione di compressioni toraciche coinvolgendo le persone mentre fanno la spesa o passeggiano per le strade delle principali città d’Italia.
Più di 700 volontari di 180 Comitati della Croce rossa italiana, infatti, saranno domani impegnati per raggiungere questi obiettivi coinvolgendo quante più persone possibili perché “Tutti i cittadini del mondo possono salvare una vita”. La rianimazione cardio-polmonare (Rcp) è molto importante, spiegano dalla Cri: durante i primi minuti di arresto cardiaco nell’adulto, infatti, una certa quota di ossigeno è ancora presente nel sangue e nei polmoni, per cui, le compressioni toraciche iniziate immediatamente potrebbero salvare centinaia di migliaia di vite ogni anno. La possibilità che una vittima di arresto cardiaco possa sopravvivere dipende dal tempo; in assenza di manovre rianimatorie, i danni ai suoi organi e in particolare al cervello, diventano irreversibili in pochissimi minuti. La Rcp effettuata negli istanti successivi all’arresto, aumenta la percentuale di sopravvivenza del paziente da due a quattro volte. In Europa e negli Stati Uniti, circa 700mila persone muoiono ogni anno per arresto cardiaco, 50mila di essi in Italia. Dopo un arresto cardiaco extraospedaliero, la percentuale totale di sopravvivenza è del 2-10% e sale a seconda del grado di diffusione dei defibrillatori semiautomatici esterni a livello territoriale. Nonostante l’efficacia e l’alto grado di sicurezza della Rcp e della defibrillazione, poche vittime di arresto cardiaco vengono soccorse dai testimoni.

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