Ecumenismo e dialogo: mons. Russo, “mettere in comune il patrimonio di bene che ogni fede porta con sè”

“La presenza di otto tavoli di studio costituisce un dato significativo, indice del potenziale di competenza utile per un serio servizio di discernimento da offrire alle Chiese in Italia”. Lo ha detto mons. Stefano Russo, segretario generale della Cei, intervenuto alla prima Assemblea dei Tavoli di Studio promossi dall’Ufficio nazionale per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso della Cei, svoltasi oggi a Roma. Le condizioni che aprono – ha proseguito il segretario generale – spingono infatti ad essere molto fiduciosi: la presenza variegata – diversa da regione a regione e da diocesi a diocesi – di altre confessioni cristiane e altre religioni ci interpella rispetto al valore e alla ricaduta per il vissuto delle nostre comunità e il loro cammino ecumenico e di dialogo interreligioso. Questa esperienza infatti sta diventando sempre più un tratto trasversale della pastorale ordinaria”. Nella “tre giorni” di programmazione condivisa del settembre scorso, ha ricordato mons. Russo, “è stato presentato l’Osservatorio Permanente, uno strumento che permetterà di farsi prossimi ai delegati delle diocesi, di lavorare attivamente sul territorio, incoraggiando tute le comunità a coinvolgersi su un tema che non può essere solo di nicchia”. “Dall’ascolto fatto negli ultimi tre anni – l’analisi del segretario generale della Cei – è emersa la ricchezza di un lavoro già avviato da vari anni nelle diocesi: un dono dello Spirito da custodire e rilanciare. Si tratta di una base sulla quale e per mezzo della quale conoscere l’evolversi della dinamica pluriconfessionale e plurireligiosa nei nostri territori. E’ fondamentale dare continuità alle relazioni che si sono costruite e mettere in comune il patrimonio di bene che ogni fede porta con sè”. “Favorire una maggiore consapevolezza attraverso la promozione di un metodo di ricerca che nasce e s’arricchisce grazie all’esperienza vissuta, recependo indicazioni e tracce per focalizzare figure, temi, questionari e percorsi”: così mons. Russo ha sintetizzato gli obiettivi dell’Osservatorio permanente, a cui si affianca una piattaforma digitale per la raccolta dei dati, da aggiornare costantemente. “Si tratta di una vera novità – ha commentato il segretario generale della Cei – che mi piace considerare come uno dei segni del Cammino sinodale. Il vostro coinvolgimento infatti nel progetto della piattaforma sarà strategico per la nostra Chiesa, che vuole approfondire gli aspetti più significativi del dialogo e curarli non soltanto in vista dell’elaborazione di documenti, ma soprattutto per supportare e sostenere la formazione degli operatori”. “Il cammino ecumenico e di dialogo interreligioso si intreccia con quello sinodale, di cui è parte e da cui trae linfa”. ha concluso mons. Russo.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Territori