Giornata mondiale alimentazione: Save the Children, “circa metà dei 5,7 milioni di bambini malnutriti al mondo soffre anche per la crisi climatica”

Circa la metà dei 5,7 milioni di bambini sotto i cinque anni in “emergenza fame” nel mondo subiscono anche le conseguenze della crisi climatica che rappresentano per loro un’ulteriore minaccia. Lo rivela un nuovo Rapporto di Save the Children, diffuso oggi in occasione della Giornata mondiale dell’alimentazione. “Anche se l’86% delle emissioni globali di Co2 è responsabilità dei Paesi più ricchi – si legge nel report –, i Paesi più colpiti dalla crisi climatica sono quelli a basso e medio reddito e i bambini che vivono in queste aree e nelle comunità più svantaggiate saranno colpiti prima e più pesantemente, perché sono i più esposti alle malattie trasmesse dall’acqua, alla fame e alla malnutrizione, e vivono in alcuni casi in abitazioni precarie o più fragili e vulnerabili in caso di inondazioni, cicloni e altri eventi climatici estremi”.
Save the Children stima che 710 milioni di minori vivano nei 45 paesi a più alto rischio di subire l’impatto del cambiamento climatico. Inondazioni, siccità, uragani e altri eventi meteorologici estremi avranno un impatto particolarmente profondo sui bambini vulnerabili e sulle loro famiglie. Secondo un recente rapporto dell’Organizzazione, i bambini nati nel 2020 sono esposti 7 volte in più rispetto ai loro nonni a ondate di calore, 2,6 volte in più alla siccità, 2,8 alle inondazioni, 3 volte alla perdita dei raccolti e al doppio degli incendi devastanti.

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