Giornata mondiale alimentazione: Caritas Bolzano, nel 2020 oltre 1 milione di euro destinato a progetti per contrastare fame e malnutrizione in Africa

Nel 2020 la Caritas diocesana di Bolzano-Bressanone ha destinato oltre 1 milione di euro per i progetti volti a contrastare fame e malnutrizione in Africa. Lo rende noto oggi la Caritas altoatesina in occasione della Giornata mondiale dell’alimentazione.
“Ogni singola donazione ha contribuito a salvare vite e a dare speranza alle persone nonostante il momento difficile”, ha evidenziato il direttore della Caritas, Paolo Valente, ringraziando i numerosi donatori per la generosità dimostrata. Nel 2020, ricorda la Caritas, sono risultati malnutriti 45,4 milioni di bambini con meno di 5 anni, e fra questi, circa un quarto vive in Africa sub-sahariana, dove le regole di sicurezza legate alla pandemia hanno frenato gli interventi di prevenzione della malnutrizione. Con la pandemia, viene osservato, l’Agenda 2030 dell’Onu e l’obiettivo 2 di ‘Sconfiggere la fame’ hanno subito forti rallentamenti. “Per milioni di famiglie che stavano sviluppando una strategia di reddito minimo, che consentisse loro anche di mandare i propri figli a scuola regolarmente, questo ha rappresentato una violenta battuta d’arresto”, ha affermato Valente, riferendosi ad un 2020 difficile, soprattutto in Africa. “Da un lato, siamo stati in grado di proteggere migliaia di persone dalle conseguenze più estreme grazie alla campagna ‘La fame non fa ferie’ e al ‘Fondo catastrofi’. Ma bisogna continuare, con determinazione, a sostenere queste persone, per dare loro la forza e la speranza necessarie a costruire un futuro migliore per sé stessi e le loro famiglie”.
I progetti sostenuti dalla Caritas contro la fame mirano a rafforzare le famiglie e ad aiutarle a costruire un futuro sostenibile. “Supportiamo, ad esempio, le giovani madri. Organizziamo gruppi di formazione, nei quali ricevono nozioni di base in contabilità e gestione d’impresa, e un micro-finanziamento per avviare piccole attività”, ha spiegato Sandra D’Onofrio, responsabile del Servizio mondialità della Caritas. “Offriamo anche corsi professionali per parrucchieri, sarti o allevatori di bestiame”, ha proseguito, sottolineando che “questo permette di allargare le fonti di reddito, portando nuova linfa alle economie famigliari”. Altri progetti, come l’espansione dell’acqua potabile e dei punti d’irrigazione, o la promozione dell’agricoltura su piccola scala, non solo aiutano a combattere la fame, ma contribuiscono anche a limitare i danni causati dal cambiamento climatico.

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