Sfollati interni: Valcárcel (Jrs), “il problema maggiore è la loro invisibilità”

“Il problema maggiore degli sfollati interni è la loro invisibilità”. Lo ha detto Amaya Valcárcel, coordinatrice internazionale di advocacy del Servizio dei Gesuiti per i rifugiati, intervenuta alla conferenza stampa in diretta streaming sugli Orientamenti pastorali sugli sfollati interni, a cura della sezione Migranti e Rifugiati del Dicastero per il Servizio dello sviluppo umano integrale. Il Servizio dei Gesuiti per i rifugiati (Jrs), ha ricordato la relatrice, è presente in 56 Paesi per “accompagnare, servire e difendere i diritti dei migranti forzati” ed opera con le popolazioni interne di 14 Paesi. “La crisi sociale ed economica prodotta dal Covid-19 – può causare una  maggiore invisibilità e una maggiore restrizione per gli sfollati interni”. Di qui la necessità di “dare risposte diverse a seconda delle necessità della popolazione”. Il caso della Colombia, per l’esperta, è ”paradigmatico”, perché la cifra degli sfollati interni supera i 5 milioni e mezzo di persone, che diventano “sfollati cronici”, vulnerabili e “non integrati nelle dinamiche sociali ed economiche delle città”. “Lavorare con le popolazioni locali è molto importante”, ha spiegato Valcárcel,  anche garantendo “educazione di qualità” ai bambini e favorendo processi di riconciliazione”.

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