Notizie Sir del giorno: sfollati interni, coronavirus, diritti umani, Ue-Balcani, regolarizzazione migranti, tutela dei minori

Papa Francesco: a Santa Marta, “preghiamo per i defunti che sono morti per la pandemia”

“Preghiamo oggi per i defunti che sono morti per la pandemia. Sono morti da soli, sono morti senza la carezza dei loro cari, tanti di loro, neppure con il funerale. Il Signore li riceva nella gloria”. Così il Papa ha cominciato la messa trasmessa in diretta streaming da Santa Marta e offerta per tutti coloro che soffrono a causa del coronavirus. (clicca qui)

Sfollati interni: Santa Sede, “è impossibile rimanere in silenzio di fronte alle immagini inquietanti dei campi”

“Incoraggiare i media e la società in senso più ampio, nonché i governi, a sensibilizzare l’opinione pubblica sulle difficoltà che affliggono” gli sfollati interni. È uno degli inviti contenuti negli Orientamenti pastorali per gli Ipd (Internally Displaced People) elaborati dal Dicastero per il Servizio dello sviluppo umano integrale e pubblicati oggi. Secondo il Dicastero pontificio, gli sfollati interni “dovrebbero essere considerati ‘rifugiati’, alla stregua di quelli formalmente riconosciuti dalla Convenzione sui rifugiati del 1951, perché sono vittime dello stesso tipo di violenza”. Di qui l’appello alle Chiese locali, “messe alla prova dal fenomeno dello sfollamento interno, a migliorare le loro conoscenze e competenze sugli Idp e a offrire a quest’ultimi tutti gli strumenti e le risorse disponibili”, promuovendo “una visione positiva degli sfollati interni”. “È impossibile rimanere in silenzio di fronte alle immagini inquietanti che mostrano scorci di campi di rifugiati e di sfollati in tutto il mondo”, l’appello, insieme a quello di “richiedere per gli Idp soluzioni alternative, eque e durature, fuori dai campi e la consultazione e il coinvolgimento delle comunità degli sfollati interni nella progettazione di tali soluzioni”. (clicca qui)

Coronavirus Covid-19: Giornata di preghiera per l’umanità. Card. Ayuso (Santa Sede) “da pandemia dovrà rinascere uomo nuovo”

“Stiamo invitando tutti, leader delle Chiese cristiane, responsabili delle altre religioni, istituzioni e organizzazioni internazionali; operatori ed esponenti del mondo civile, politico e religioso; rappresentanti del mondo dell’arte e della scienza; credenti e non credenti, persone di buona volontà, affinché aderiscano a questa giornata di preghiera per l’umanità. Ci siamo sentiti piccoli di fronte a un nemico sconosciuto e invisibile che ci ha messo davanti ad una sfida che ora solo insieme dobbiamo superare”. È stato il card. Miguel Angel Ayuso Guixot, presidente del Pontificio Consiglio per il dialogo interreligioso, a presentare al Sir la Giornata di preghiera, digiuno e invocazione per l’umanità proposta dall’Alto Comitato per la fratellanza umana e fissata per il 14 maggio. “È una preghiera per tutti”, ha spiegato il cardinale: “di conseguenza ci ha fatto molto piacere sapere che sono già arrivate adesioni all’iniziativa da altre istanze del mondo della comunità internazionale, come quella del segretario generale dell’Onu, capi di Stato e personalità del mondo religioso e non, il che ci fa prevedere che in fondo nel cuore di tutti gli uomini c’è questo desiderio che, una volta finita la pandemia, possiamo ritrovarci e vivere come fratelli e sorelle in umanità, ciascuno a partire dalla sua cultura e tradizione, nel rispetto della diversità”. (clicca qui)

Ue-Balcani: domani il vertice di Zagabria in videoconferenza. Verrà ribadita la “prospettiva europea” della regione

Si svolgerà domani in videoconferenza il summit Ue-Balcani occidentali previsto inizialmente a Zagabria, in occasione della presidenza croata, ma trasformato in evento on line a causa della pandemia. L’evento sarà presieduto dal presidente del Consiglio europeo Charles Michel insieme alla presidente della Commissione Ursula von der Leyen, mentre parteciperanno anche il presidente del Parlamento europeo David Sassoli e l’Alto rappresentante dell’Ue per la politica estera Josep Borell. In videoconferenza ci saranno i responsabili politici dei 27 Paesi membri e i leader dei Paesi balcanici quali Albania, Bosnia-Erzegovina, Kosovo, Macedonia del Nord, Montenegro e Serbia. Tra i partecipanti, inoltre, i rappresentanti della Banca europea degli investimenti, la Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo, la Banca mondiale e il Consiglio per la cooperazione regionale. Durante il vertice sarà riaffermata, mediante la “Dichiarazione di Zagabria”, la prospettiva europea dei Balcani occidentali come anche l’impegno continuo della zona per una trasformazione politica, economica e sociale. (clicca qui)

Coronavirus Covid-19: Borrell (Ue), “rispetto dei diritti umani resti al centro della lotta alla pandemia e del sostegno alla ripresa”

“La pandemia di coronavirus colpisce tutti i Paesi e tutte le regioni del mondo, come anche tutti gli aspetti della nostra vita. Ci ricorda quanto siamo interconnessi. Nessuno sarà al sicuro in alcun Paese finché la pandemia infurierà in diverse parti del mondo. Il rispetto di tutti i diritti umani deve restare al centro della lotta contro la pandemia e del sostegno alla ripresa mondiale”. Lo ha affermato oggi Josep Borrell, Alto rappresentante Ue per la politica estera, secondo cui “le misure di risposta” alla pandemia e alle sue sue conseguenze socioeconomiche “dovrebbero tenere conto delle esigenze di coloro che sono maggiormente a rischio di emarginazione, stigmatizzazione, xenofobia, razzismo e altre forme di discriminazione”. (clicca qui)

Regolarizzazione migranti: Forti (Caritas), “sarebbe un bel contributo per combattere criminalità, sfruttamento e abusi”

“Azzerare l’irregolarità nel nostro Paese significa dare sicurezza a tutti”: ne è convinto Oliviero Forti, responsabile dell’area immigrazione di Caritas italiana, in merito al dibattito sulla regolarizzazione dei lavoratori stranieri irregolari, da inserire nel “Decreto maggio” che in settimana potrebbe essere approvato dal Consiglio dei ministri. “Sarebbe un bel contributo per combattere la criminalità e le altre forme di sfruttamento e abusi – ha affermato in un’intervista al Sir – perché sappiamo che la criminalità si muove sempre nel torbido. Fino a quando non garantiamo trasparenza, sicurezza e regolarità la criminalità spadroneggia”. Forti ricorda che “è lo stesso meccanismo utilizzato dai trafficanti di esseri umani: finché non creiamo vie legali e sicure per venire in Italia le persone si affideranno ai trafficanti e saranno merce su cui lucrare”. Lo stessa accade per i lavoratori agricoli: “quando i lavoratori migranti avranno un contratto e una abitazione dignitosa il ruolo del caporale quasi automaticamente verrà meno. Non scomparirà del tutto perché è una figura fortemente radicata in certi contesti, però sarà molto meno importante e condizionante rispetto alla vita di queste persone. Perché chi non ha poteri contrattuali non può rivendicare i propri diritti”. (clicca qui)

Tutela dei minori: mons. Ghizzoni (Cei), “costituita rete su tutto il territorio nazionale. In ogni diocesi un centro d’ascolto. Prosegue impegno di formazione”

“Da una prima fase nella quale l’abuso dei minori veniva tenuto sotto silenzio o comunque ridimensionato e le vittime non ricevevano un grande ascolto, siamo passati a una presa di coscienza e abbiamo cominciato a stabilire e rafforzare norme canoniche per reagire e reprimere questo reato. Ci siamo però accorti che il solo sistema repressivo non poteva bastare e che era importantissimo creare strumenti di prevenzione”. Lo ha spiegato oggi mons. Lorenzo Ghizzoni, arcivescovo di Ravenna-Cervia e presidente del Servizio nazionale della Cei per la tutela dei minori, intervenendo al dibattito in live streaming promosso dal Telefono azzurro, in occasione della Giornata nazionale contro la pedofilia e la pedopornografia. Nell’ultimo anno la Chiesa italiana ha costituito una rete su tutto il territorio nazionale per prevenire e contrastare il fenomeno: in ognuna delle 16 regioni ecclesiastiche è stato nominato un vescovo e un coordinatore regionale e in ogni diocesi un referente che deve appoggiare il vescovo “nell’impegno di formazione, informazione e prevenzione”. (clicca qui)

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