Coronavirus Covid-19: diocesi Como, a Livigno un banco alimentare per famiglie in difficoltà promosso da parrocchia e comune

Un Banco alimentare a Livigno è stato organizzato dal comune e dalla parrocchia, chiedendo la collaborazione dei commercianti ma anche di cittadini privati. L’iniziativa per far fronte alle difficoltà venutesi a creare per molte famiglie, in seguito all’emergenza coronavirus. In una prima fase, il Comune di Livigno, in accordo con gli altri comuni della Comunità montana Alta Valtellina, recependo la disponibilità di fondi trasferita dal Governo nazionale, ha messo a disposizione circa 30mila euro in buoni spesa per i nuclei familiari che ne hanno fatto richiesta tramite specifica autocertificazione. Poi, l’iniziativa del Banco alimentare: alcuni volontari, organizzati dal Comune, hanno predisposto dei pacchetti con la merce offerta e poi altri volontari li hanno distribuiti presso quattro punti di distribuzione a Livigno e a Trepalle: Baita Rasia, la sede dell’associazione Pesca sportiva in via Borch, la caserma dei Vigili del fuoco in via Teola e la piazza Don Parenti, a Trepalle. La distribuzione è stata effettuata e si effettua ancora in orari e giorni prestabiliti, permettendo di aiutare una quarantina di famiglie che si sono trovate in difficoltà economiche imprevedibili fino a poche settimane prima, quando il turismo garantiva a tutti la possibilità di lavoro e sostentamento della famiglia. “Hanno beneficiato degli aiuti qualche famiglia di Livigno, vari stranieri, lavoratori stagionali o in cassa integrazione con difficoltà legate, soprattutto, al pagamento dell’affitto”, informa il Settimanale della diocesi di Como.

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