Orfani per crimini domestici: Albano (garante infanzia), “fenomeno complesso. Una serie di raccomandazioni per individuare reali necessità e bisogni”

L’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza ha formulato una serie di raccomandazioni a istituzioni e ordini professionali a tutela dei diritti degli orfani per crimini domestici. Tra di esse, quella di portare a conclusione celermente l’iter del regolamento per l’utilizzo dei fondi a favore delle vittime, rivolta al Mef. Al ministro per le Pari Opportunità e la Famiglia, invece, viene raccomandato di promuovere, d’intesa con la Conferenza unificata, linee guida per procedure d’intervento omogenee su tutto il territorio nazionale.
Al Csm viene poi chiesto di promuovere il coordinamento tra uffici giudiziari dopo il verificarsi di un delitto, per una tempestiva tutela e presa in carico dei minorenni e successivamente perché siano comunicati agli orfani e agli affidatari i permessi premio concessi al genitore autore del reato e qualsiasi ipotesi di scarcerazione. Per forze dell’ordine, magistrati, avvocati, psicologi e assistenti sociali, secondo l’Agia, necessaria una formazione ad hoc.
Alle regioni e ai comuni sono stati sollecitati, tra l’altro, presidi e servizi pubblici di informazione e orientamento, assistenza e consulenza a tutori e curatori speciali, reti di sostegno degli affidatari, supporto psicologico e garanzia del diritto allo studio per gli orfani e assistenza medico psicologica gratuita. L’Autorità garante ha chiesto, infine, al Ministero dell’interno che nel database degli omicidi in ambito domestico siano inserite informazioni circa la presenza di figli di minore età. Quella della banca dati è un’esigenza già rappresentata dall’Agia anche al Parlamento, al quale viene chiesto anche di intervenire affinché la procedura di cambio di cognome per gli orfani divenga di competenza del tribunale per i minorenni.
Le raccomandazioni, indirizzate anche ai consigli nazionali degli avvocati, degli assistenti sociali e degli psicologi (vedi in allegato l’elenco completo), sono contenute nel documento di studio e proposta “La tutela degli orfani per crimini domestici”.
“Quello degli orfani per crimini domestici è un fenomeno complesso, del quale non si conosce la reale dimensione. L’intervento dello Stato in questo ambito è indispensabile e urgente, per evitare che questi ragazzi siano orfani tre volte: per la perdita di entrambi i genitori – uno vittima e l’altro incarcerato o suicida – e per l’indifferenza dello Stato”, osserva la garante Filomena Albano. “Lo studio – spiega – mira a individuare le reali necessità e i bisogni degli orfani, le buone pratiche e i punti di criticità del sistema. Quello che ne emerge è una carenza di dati ufficiali, di interventi multidisciplinari strutturali a sostegno di orfani e famiglie che li accolgono, di prassi unitarie nonché di un’adeguata formazione degli operatori sociosanitari”.

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