“La pandemia di coronavirus colpisce tutti i Paesi e tutte le regioni del mondo, come anche tutti gli aspetti della nostra vita. Ci ricorda quanto siamo interconnessi. Nessuno sarà al sicuro in alcun Paese finché la pandemia infurierà in diverse parti del mondo. Il rispetto di tutti i diritti umani deve restare al centro della lotta contro la pandemia e del sostegno alla ripresa mondiale”. Lo afferma Josep Borrell, Alto rappresentante Ue per la politica estera. “La pandemia e le sue conseguenze socioeconomiche hanno effetti sproporzionati sui diritti delle donne, dei minori e degli anziani nonché su tutte le persone in situazione di vulnerabilità, fra cui rifugiati, migranti e sfollati interni, e acuiscono le disparità preesistenti. Le misure di risposta dovrebbero tenere conto delle esigenze di coloro che sono maggiormente a rischio di emarginazione, stigmatizzazione, xenofobia, razzismo e altre forme di discriminazione”. In una fase di confinamento, aggiunge Borrell, “particolarmente importanti sono la prevenzione di tutte le forme di violenza sessuale e di genere e la protezione dalle stesse, anche attraverso adeguati meccanismi di ricorso, come pure l’accesso continuo a tutti i servizi sanitari essenziali… Occorre anche affrontare le pesanti ripercussioni della crisi sui diritti economici e sociali”.