Coronavirus Covid-19: Garofalo (Centro studi La Pira), “ora la sfida è una società nuova fondata sui principi di giustizia, solidarietà e inclusione”

“Vogliamo contagiarci? E allora facciamolo di gioia, di sorrisi e di amore.” Lo sostiene Francesco Garofalo, presidente del Centro studi “Giorgio La Pira” di Cassano all’Jonio, invitando, in occasione della fase due dell’emergenza coronavirus, ad “un contagio autentico, che ci deve proiettare nella vera dimensione della vita, fatta di condivisione, di ascolto e, soprattutto, di reciproca comprensione in un’alleanza fraterna”. In una nota Garofalo spiega: “È il tempo di ritrovarci nei valori, che avevamo smarrito a vantaggio di quel Dio denaro, che tanto male ha prodotto al mondo intero. Ripartiamo sì, ma facciamolo con lo sguardo tutto rivolto a Colui che è la via, la verità e la vita. Questo è un momento terribile per le nostre vite, questo virus ci ha limitato molto, ma credo che circostanze come queste ci permettano di recuperare virtù importanti, che potranno aiutare tutti noi in futuro”. Secondo il presidente del Centro studi, “abbiamo l’opportunità di rallentare e riallineare tutto per disegnare un orizzonte più vero. Il momento che stiamo attraversando è drammatico, ma possiamo cambiare ciò che non andava bene, migliorare e riguadagnare una dimensione più umana”. La sfida che abbiano di fronte “sarà quella di avere il coraggio di lasciare la strada devastatrice, bieca e suicida dell’individualismo per riconoscere la nostra comune appartenenza all’umano, a partire dai suoi bisogni fondamentali, tenendo sempre la barra dritta nella cura della propria anima. Una società nuova fondata – conclude – sui principi di giustizia, di solidarietà e di inclusione”.

 

 

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