Società: Roma, domani si presenta la ricerca “I diritti degli anziani” condotta da 50&Più e Fondazione Leonardo

Giovedì 23 marzo, alle 11, nella Sala del Tempio di Vibia Sabina e Adriano presso Camera di Commercio di Roma, a piazza di Pietra, a Roma, l’Associazione 50&Più e Fondazione Leonardo presentano la ricerca “I diritti degli anziani”. Intervengono Carlo Sangalli, presidente di 50&Più, Marco Tarbucchi, presidente della Fondazione Leonardo, Pierluigi Ascani, presidente di Format Research, Emilia Romano, direttore generale di HelpAge Italia. Modera Ferruccio de Bortoli, giornalista.
Durante la presentazione verranno diffusi i risultati dell’indagine “I diritti degli anziani” condotta da 50&Più e Fondazione Leonardo con la collaborazione dell’Istituto di ricerca Format Research. Il lavoro, spiega una nota, “è stato realizzato con l’obiettivo di rilevare, descrivere ed analizzare il livello di conoscenza degli over 64 sui ‘diritti esigibili’, facendo emergere il percepito rispetto ai diritti che dovrebbero essere garantiti durante la terza età, ma anche rispetto ai loro ‘doveri’, secondo un principio di ‘restituzione alla società’”.
“L’Italia – ricorda la nota – è la nazione più anziana d’Europa e nonostante questo il dibattito pubblico sui fondamentali diritti sociali e civili sembra interessare fasce d’età prevalentemente giovani o intermedie, rispetto alla popolazione over 64. Il confronto su questi temi, infatti, non tiene in considerazione tutti gli aspetti che interessano i senior. Partendo dalla crescente importanza dell’argomento e dalle diverse prospettive di lettura del fenomeno, è necessario avviare alcune riflessioni sul sistema dei servizi, sul quadro normativo e sui modelli di welfare con cui incentivare una maggiore partecipazione e inclusione delle persone anziane”.
La ricerca è contenuta nel volume “Età anziana: tempo di diritti e responsabilità” che, attraverso il contributo di diversi autori, “spazia dalla possibilità di una piena realizzazione dei diritti dell’individuo agli attori che ne consentono la totale fruizione, sino ad approdare a una riflessione sui doveri individuali e sull’impegno collettivo in un’ottica di partecipazione attiva e coinvolgimento sociale degli anziani”.

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