Ecuador: dopo il terremoto solidarietà e aiuti dall’Unione europea. L’impegno della Caritas

“Vorrei esprimere la solidarietà dell’Ue alle vittime e trasmettere il nostro sostegno al popolo ecuadoriano in questo momento difficile. L’Unione europea è pronta a fornire assistenza”. Lo ha affermato ieri, attraverso Twitter, l’alto rappresentante per la politica estera dell’Unione Europea, Josep Borrell, in riferimento al terremoto accaduto sabato in Ecuador, di magnitudo 6,5, con epicentro nei pressi di Balao (provincia di Guayas) nel sud del Paese. Secondo il bollettino emesso da Caritas Ecuador, il bilancio è di 14 morti, 489 feriti, 1.107 persone in qualche modo colpite, 90 edifici distrutti, 235 danneggiati, tra cui 148 scuole e 48 strutture sanitarie. Le province con maggiori danni sono quelle di El Oro, Guayas, Azuay (e in particolare il centro di Cuenca), Loja e Los Ríos. Le istituzioni governative, secondo la Caritas, stanno rispondendo all’emergenza in coordinamento con l’intero Sistema nazionale decentrato di gestione del rischio, attraverso i Comitati operativi di emergenza (Coe), per assistere la popolazione in termini di servizi di base, macchinari per lo sgombero delle macerie, valutazione delle abitazioni distrutte, attivazione di rifugi e fornitura di assistenza umanitaria. Caritas Ecuador “ha attivato il Comitato operativo d’emergenza della Segreteria esecutiva per il coordinamento della risposta all’emergenza, in coordinamento con i direttori diocesani, per valutare le condizioni delle famiglie colpite e interessate e successivamente analizzare la fattibilità di intervenire con un sostegno sussidiario alla popolazione colpita, dopo un’analisi dei bisogni”.
Le autorità hanno allestito due centri d’accoglienza temporanei nel cantone di Pasaje (parrocchia di Bolívar), dove sono ospitate 35 persone appartenenti a 10 famiglie, e nel cantone di El Guabo (parrocchia di El Guabo), un centro d’accoglienza con 50 persone (22 famiglie).

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