Ramadan: Caritas Catania, donati alimenti alla moschea. “Segno di amicizia e fratellanza”

Stamattina, in vista dell’inizio del Ramadan, i volontari della Caritas diocesana di Catania hanno consegnato una sostanziosa donazione di beni alimentari di prima necessità alla Moschea della Misericordia di piazza Cutelli. Un segno simbolico e concreto per esprimere vicinanza e rispetto nei confronti di quei musulmani che non potranno usufruire della mensa dell’Help Center della Stazione Centrale per l’astensione dal cibo dall’alba al tramonto praticata nel corso del mese sacro.
Un momento di grande importanza per le due comunità religiose che trova nelle parole di don Piero Galvano, direttore della Caritas diocesana di Catania, il senso di un rapporto consolidato: “Ogni anno vogliamo rinnovare questo gesto, in occasione del Ramadan, per rafforzare l’amicizia e la fratellanza con la Comunità musulmana di Catania e testimoniare a tutti che è possibile la convivenza pacifica tra i popoli nel rispetto reciproco delle diversità culturali e religiose”. Un messaggio di accoglienza che si traduce nel sostegno fornito ai circa ottanta quotidiani frequentatori musulmani della mensa dell’Help Center della Stazione Centrale impossibilitati a usufruire del servizio dati gli orari quotidiani di preparazione e distribuzione dei pasti. I beni donati dalla Caritas saranno distribuiti dai volontari della Moschea della Misericordia per essere poi consumati negli orari consentiti dal periodo di Ramadan. La donazione della Caritas comprende diversi beni di prima necessità: pasta, legumi, confezioni di minestrone, polpa di pomodoro, farina, zucchero, olio d’oliva, biscotti, riso, caffè.
Kheit Abdelhafid, Imam della Moschea, ribadisce l’importanza di un gesto che racchiude molteplici significati: “È importante sentire la vicinanza dei nostri fratelli all’inizio di questo benedetto mese ed è motivo di onore e orgoglio sapere che questo rapporto prosegue e rende Catania un modello di fratellanza e dialogo fondato sul rispetto reciproco per la Sicilia, per il resto d’Italia e anche per l’Europa”.

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