Denatalità: Roccella (min. Famiglia), “serve sforzo collettivo per nuova primavera demografica”. “Mettere in rete buone pratiche già in campo”

Foto da intervento video

“Il calo delle nascite è dato anche da motivi molto concreti: difficoltà di conciliare vita professionale e vita familiare, incertezza lavorativa, carenza di servizi come asili nido, soprattutto in alcune zone d’Italia. Il governo aveva presente queste problematiche e infatti, appena insediati, abbiamo cominciato ad affrontarli attraverso la legge di bilancio”. Lo ha detto Eugenia Roccella, ministra per la Famiglia, la natalità e le pari opportunità, intervenuta in video all’incontro “Progettare la vita – I giovani incontrano la politica per una primavera demografica” in corso a Roma. Anzitutto, ha spiegato, “con l’implementazione dell’assegno unico”, misura del precedente governo, “proprio perché su queste tematiche occorre capacità di unirsi per il bene comune e per il bene del nostro Paese; in altri casi con l’aumento forfettario strutturale dell’assegno per le famiglie numerose dal quarto figlio in poi”. “Siamo intervenuti sui congedi parentali e sulla diminuzione dell’aliquota Iva per i beni per la prima infanzia. Certamente su questo bisogna fare di più man mano che si libereranno risorse e che le politiche di questo governo potranno esprimersi con il tempo sufficiente per intervenire a livello strutturale con maggiore possibilità di provvedimenti”. Però, secondo Roccella, “il problema non è soltanto economico e sociale, è anche culturale”. Per questo, “pensare ad una giornata in cui si parli della vita che nasce, della maternità e della paternità, si racconti quali siano i rapporti tra il bambino nel seno di una donna e la stessa donna, che cosa significhi partorire e allattare, ed anche essere padre, quali siano i diritti dei genitori, delle mamme, dare informazioni anche illustrando le buone pratiche già in campo da parte di enti locali e imprese, è importante”. Buone pratiche che “devono essere messe in rete affinché nasca e si sviluppi sempre più una cultura di attenzione alla vita nascente”. “Bisogna certamente intervenire con provvedimenti”, ma ci vuole anche “una volontà di tutti i soggetti in campo, uno sforzo collettivo per arginare e contrastare l’inverno demografico ed arrivare ad una nuova primavera”. L’evento odierno, “coinvolgendo non solo i parlamentari, ma anche i giovani con le loro preoccupazioni e difficoltà”, costituisce, ha concluso la ministra, “un ulteriore piccolo contributo verso questo sforzo collettivo senza il quale difficilmente potremmo dare vita ad una nuova primavera demografica”.

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