Papa Francesco: a Mensajeros de la Paz, “aiutato a porre fine ai conflitti”

Contribuire a costruire la pace, da quella domestica a quella delle piccole città. È ciò che Papa Francesco invita a fare attraverso un videomessaggio agli operatori e ai volontari dell’associazione Mensajeros de la Paz (Messaggeri della Pace), come si legge oggi su Vatican News. Il Papa si congratula con la famiglia dei Mensajeros de la Paz e incoraggia la loro opera, a continuare così: “A tutti voi, fratelli e sorelle della famiglia dei Mensajeros de la Paz, che portate un buon messaggio, non solo con la bocca, ma anche con tutto il vostro essere, con il cuore, con le mani, create un’atmosfera d’amore, risolvete i problemi e sapete parlare coerentemente con le mani e con il cuore. Mi congratulo con voi, continuate così. Dire cose vere, ma fare cose vere, con il cuore. Siete messaggeri di pace. In altre parole, la pace non è un problema, la pace è uno stato di vita che si è già concluso, nel senso buono del termine, il conflitto è finito e c’è la pace”.
Costruire la pace in ogni ambito di vita personale e comunitario, sentire l’urgenza di cooperare nella congiuntura presente segnata dalle preoccupazioni per la guerra, sottintende il Papa, ma anche e soprattutto partire dagli ambienti ‘minimi’ che quotidianamente attraversiamo: “Aiutate a porre fine ai conflitti, in modo che possa seguire la pace. La pace nel mondo in questo triste momento, ma anche la pace più piccola, la pace delle piccole città, la pace delle piccole famiglie che hanno bisogno della pace di ogni persona. Messaggeri di pace, continuate a fare casino, perché questo è ciò di cui abbiamo bisogno oggi. Che Dio vi benedica, che la Madonna abbia cura di voi. E per favore, pregate per me”.
I Messaggeri della Pace sono un’associazione fondata nel 1962 da padre Ángel García Rodríguez e Ángel Silva Sánchez. La sua priorità è la promozione umana e sociale delle persone più svantaggiate della società, tenendo conto delle diverse realtà sociali sia a livello nazionale che internazionale. È presenti in 75 Paesi (America, Europa, Africa, Asia).

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