Natale 2022: mons. Massaro (Avezzano), “senza Gesù è una scatola vuota, accogliamolo per divenire anche noi dono per gli altri”

“Il Natale senza Gesù è una scatola vuota: è sì una festa fatta di luci, regali, musica, buoni banchetti, ma se fosse solo tutto questo, sarebbe insignificante e la gioia durerebbe solo qualche giorno. Accogliamo il dono che è Gesù per divenire anche noi dono per gli altri e dare felicità alla nostra vita”. Lo ha scritto il vescovo di Avezzano, mons. Giovanni Massaro, nel messaggio alla diocesi in occasione del Natale.
“Dio ci ama – ricorda il presule – e nelle notti buie della vita ci dice: ‘Non temete’. Coraggio, non smarrire la fiducia, non perdere la speranza, non pensare che rialzarsi e ricominciare sia inutile”. Alla domanda “Perché non dobbiamo temere?”, il vescovo risponde: “Perché l’amore vince il timore e una nuova speranza appare”. “Il Natale – ammonisce mons. Massaro – non è un evento del passato. È evento che si ripete. Oggi Dio viene in mezzo a noi. Non c’è posto per la tristezza”. “È la Marsica, con i suoi piccoli borghi, la Betlemme di oggi, perché Dio sceglie ciò che agli occhi di tutti può sembrare piccolo e insignificante”, prosegue il vescovo, sottolineando che “Dio sceglie di nascere nel cuore di chi è umile e si sente piccolo”. “Dio – aggiunge – non ci ama perché siamo perfetti e ci comportiamo bene; ci ama e basta. Il suo amore è incondizionato. Possiamo combinarne di tutti i colori ma il Signore non rinuncia a volerci bene”. Mons. Massaro ricorda poi che “ricorre in questi giorni il decimo anniversario della morte del sacerdote marsicano, don Antonio Sciarra, fidei donum in Albania. Recatomi qualche mese fa in Albania, una sorridente ragazza albanese, impegnata come volontaria nelle diverse opere sociali create dallo stesso don Antonio, mi ha detto: ‘Don Antonio mi ha insegnato che solo una vita donata è una vita felice’”. “Diventare dono – osserva il vescovo – è dare senso alla vita ed è il modo migliore per cambiare questo mondo segnato purtroppo ancora dalla violenza, dall’egoismo e dalla guerra”. “La Vergine Maria – conclude – ci ottenga di vivere tutti i giorni della nostra vita ponendo al centro non il nostro io ma il tu di Gesù e di chi ci vive accanto, soprattutto se bisognoso. Proviamo a uscire dal nostro egoismo. Solo se nella nostra vita faremo spazio all’amore sarà davvero Natale. E lo sarà per sempre!”.

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