Natale 2022: mons. Spina (Ancona-Osimo), “l’amore di Dio rende nuove tutte le cose e belle le persone”

“Quale Natale celebriamo? Quello di un bell’albero alto, illuminato, vestito di ogni genere di decorazione e sotto tanti pacchi colorati; di una piazza con una lunga fila di piccoli chioschi con doni, candele, giochi, bevande calde, dolci e gente che ride e brinda; di una lunga tavolata imbandita con ogni genere di cibi, bevande e dolci? E dove è il festeggiato? Dove è oggi Gesù? È la domanda che nuovamente dobbiamo porci”. È quanto invita a fare l’arcivescovo di Ancona-Osimo, mons. Angelo Spina, nel suo messaggio per Natale. “La risposta – sottolinea il presule – è lampante nel Vangelo di Matteo: ‘Ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere, ero straniero e mi avete accolto, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, ero in carcere e siete venuti a trovarmi’”. Dunque, “il Natale è Dio che si fa uomo per camminare con noi e dare speranza e amore. I nostri occhi per vedere hanno bisogno di ricevere luce da fuori. Ma per vedere il prossimo e chi è in difficoltà c’è bisogno di una luce che viene da dentro e che si chiama amore, luce che Gesù, facendosi uomo, ha portato agli uomini. È l’amore di Dio che rende nuove tutte le cose e belle le persone”.
L’arcivescovo ricorda: “La nostra Chiesa diocesana di Ancona-Osimo mai è rimasta insensibile al grido dei poveri. L’accoglienza, l’ascolto e l’accompagnamento delle persone hanno visto sorgere tante opere di carità”. Ultima, in ordine di tempo, è “la nuova Mensa Caritas diocesana che ha sede nella chiesa di S. Stefano ad Ancona, vicino alla stazione ferroviaria, chiusa da anni a causa della frana e che, a seguito del risanamento conservativo e dell’adeguamento funzionale, ora può accogliere circa duecento persone”. Mons. Spina osserva: “Queste persone bussano ogni giorno alla porta del nostro cuore. È necessaria una rete di solidarietà da parte di tutti per portare avanti un segno di così alto significato umano. Davanti ai poveri non si fa retorica, ma ci si rimbocca le maniche e si mette in pratica la fede attraverso il coinvolgimento diretto, che non può essere delegato a nessuno”. Il presule conclude: “Il Natale di quest’anno con la nuova Mensa Caritas dei poveri accende nella città di Ancona e nel territorio un faro di luce, convinti che la pace nasce dalla condivisione di un unico pane. Papa Francesco ci ricorda che ‘la vera ricchezza sono i poveri, non i soldi o il potere mondano’. Un grazie a quanti dedicano il loro tempo di volontariato, alle Istituzioni per la fattiva collaborazione e attenzione a promuovere il bene comune”.

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