Natale 2022: mons. Filograna (Nardò-Gallipoli), “non possiamo sapere se il nostro presente sia più oscuro e difficile” di quando nacque Gesù

“Il Vangelo ci parla anche di un estenuante viaggio da Nazaret a Gerusalemme compiuto da Maria e Giuseppe per placare la superbia di un imperatore; ci testimonia le opposizioni subite da Giuseppe in cerca di un alloggio, la precarietà di una gravidanza e le difficoltà di una giovane coppia; ci fa sperimentare il freddo della notte, del disinteresse e della disattenzione con cui la maggioranza dei popoli ha guardato agli eventi di Betlemme. Il tutto accompagnato da una coltre di violenza e di brutalità presenti nelle ingiustizie del mondo di allora”. Sono queste le parole di mons. Fernando Filograna, vescovo di Nardò-Gallipoli, nel suo messaggio di Natale con il quale invita a guardare oltre l’abituale clima di serenità e di luce a cui siamo abituati a vedere la natività di Gesù, concentrandosi anche sul contesto di particolare ostracismo e durezza che si ripete anche oggi  pensando alla crisi economica e le conseguenze subite da molte famiglie, sperimentato dal presule nella visita pastorale che lo porta a confrontarsi con persone in difficoltà, ma anche con ingiustizia globale ed intolleranza verso gli stranieri ed i poveri, senza considerare le tensioni politico-militari nel mondo. “Non possiamo sapere se il nostro presente sia più oscuro e difficile di quello del primo Natale. In realtà, nella storia dell’umanità non c’è mai stato un tempo veramente favorevole all’uomo, alla promozione della sua vita e della sua dignità: c’è un mistero di irredenzione nel mondo, un mistero di iniquità che sembra togliere ragione e diritto di esistenza alla speranza. Tuttavia, anche oggi, e proprio dentro questa cornice, accade nuovamente il mistero del Natale”. Mons. Filograna invita a guardare all’incarnazione del Figlio di Dio da cui nasce un altro mondo e tutto ricomincia, senza restare prigionieri del passato. “L’augurio, la preghiera, la speranza per tutti noi, fratelli e sorelle: che gli imminenti giorni di festa ci aiutino a maturare uno sguardo nuovo, capace di vedere l’invisibile (Eg 150) nelle trame fosche del presente, capace di scorgere nelle fitte nebbie dell’oggi la luce, debole e forte insieme, della nascita del Figlio di Dio. Quella nascita che sempre offre la possibilità di una creazione nuova per ciascuno di noi, per la Chiesa e per il mondo intero, anche e soprattutto quando niente ci fa sperare che possa essere così. Auguri per una speranza tenace ed ostinata! Auguri per ogni nuovo inizio che desiderate nella vostra vita!”.

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