Serbia: ingresso del nuovo arcivescovo di Belgrado, mons. Nemet. Presente il patriarca serbo Porfirije

(Foto diocesi di Belgrado)

La chiesa dell’Assunzione della Beata Vergine Maria è risultata piccola, ieri, domenica 11 dicembre, per i numerosi ospiti giunti da tutti i Balcani per l’intronizzazione del nuovo arcivescovo di Belgrado, mons. Ladislav Nemet. Tra i presenti era presente una numerosa delegazione della Chiesa ortodossa serba, guidata dal patriarca serbo Porfirije. Tra gli ospiti il presidente dei vescovi croati, mons. Drazen Kutlesa, i membri della Conferenza episcopale internazionale “Ss. Cirillo e Metodio” che raggruppa i vescovi della ex Jugoslavia, tra cui anche la Serbia, il nunzio apostolico a Belgrado, mons. Santo Gangemi, e molti presuli dai Paesi balcanici ma anche rappresentanti delle autorità statali e delle confessioni religiose in Serbia. La messa è iniziata con la preghiera e il discorso dell’arcivescovo emerito. Hocevar ha consegnato il pastorale al suo successore Nemet.
Nel suo discorso, il nuovo arcivescovo mons. Nemet ha sottolineato l’importanza della presenza del patriarca Porfirije, augurando “una buona collaborazione insieme fra tutti i cristiani in Serbia”. Ed ha aggiunto: “In modo particolare penso alla Chiesa ortodossa serba, nostra sorella maggiore in questa terra”, affermando che “la Chiesa cattolica si vuole impegnare in rapporti pacifici con tutte le confessioni religiose in Serbia e si adopererà per lasciare il suo contributo alla nostra società in collaborazione con le altre confessioni e le autorità statali”. Il patriarca serbo Porfirije invece ha espresso “la gioia dei fedeli ortodossi per l’intronizzazione del nuovo arcivescovo di Belgrado insieme a tutti i fedeli della Chiesa cattolica e dell’arcidiocesi di Belgrado”. Rivolgendosi a mons. Nemet lo ha chiamato “uomo di questa terra, figlio del nostro popolo, nato e cresciuto nella regione di Bac dove sono nato e cresciuto anche io” che saprà “condividere sia il bene che il male insieme a tutti gli abitanti di questa terra”.
Secondo il patriarca serbo, “insieme con le altre Chiese e comunità religiose faremo tutto ciò che è buono non solo per noi individualmente, ma per ogni persona secondo le semplici parole e il principio di Cristo: ‘Quello che vuoi che le persone facciano a te, fallo anche tu a loro’”. “Non affidiamoci a noi stessi e alle nostre forze – ha continuato – ma piuttosto alla forza e all’amore di Dio per testimoniare la parola di Cristo e il Vangelo”.

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