Austria: iniziata oggi la visita “ad limina Apostolorum” dei vescovi. Mons. Lackner (Salisburgo), “preoccupazioni della Chiesa cattolica austrica percepite con grande apertura in Vaticano”

È iniziata stamane la visita “ad limina Apostolorum” della Conferenza episcopale austriaca (Öbk) con la messa alla tomba di Pietro:  l’arcivescovo di Salisburgo, mons. Franz Lackner, presidente dell’Öbk, ha ricordato nell’omelia che Pietro è il primo tra gli apostoli e così come Pietro ha seguito Gesù, “anche noi vogliamo seguire le orme di Gesù nel XXI secolo”. I vescovi hanno quindi iniziato gli incontri coi prefetti e i responsabili dei Dicasteri per il Culto e la disciplina dei Sacramenti, per la Cultura e l’educazione, e per gli Istituti di Vita consacrata, oltre che della Segreteria generale del Sinodo dei vescovi e della Segreteria economica della Santa Sede. Lackner ha sottolineato all’agenzia di stampa Kathpress, che le preoccupazioni della Chiesa cattolica in Austria sono percepite con grande apertura in Vaticano e i primi colloqui sono stati molto franchi. “Siamo stati davvero ascoltati”, ha detto l’arcivescovo. La valutazione di mons. Lackner è stata confermata anche dall’arcivescovo di Vienna, il card. Christoph Schönborn: “Questa, la mia quinta visita ad limina, sarà probabilmente la migliore”, ha detto dopo i primi colloqui in Vaticano perché “c’è un’atmosfera diversa. Non si ha la sensazione che siamo messi alla prova o inondati di parole pie, ma si ascoltano con grande apertura le nostre preoccupazioni e anche le questioni che abbiamo portato a Roma, quelle che ci stanno a cuore”. Schönborn ha riassunto il contenuto delle discussioni con le sfide delle società secolari: la Chiesa si sta restringendo ovunque in Europa, “ma questo è un motivo di rassegnazione e dobbiamo essere arrabbiati con il mondo, o anche questo cambiamento non è un bene?”. Lackner ha evidenziato, come nell’occidente cristiano, la Chiesa sia stata per secoli la forza formatrice e spesso ha avuto colpe ma ha imparato a riconoscerle assumendosene le responsabilità.

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