Diocesi: Lamezia Terme, un incontro sulla salvaguardia del Creato a Tiriolo

(Foto: diocesi di Lamezia Terme)

“Dobbiamo innanzitutto essere noi il cambiamento che vogliamo vedere nel mondo” perché “essere consapevoli e comportarsi di conseguenza significa salvaguardare la nostra salute e quella della Terra che ci ospita e che lasceremo ai nostri figli”. Questo, in sintesi, il messaggio che don Giuseppe Critelli, direttore dell’Ufficio di Pastorale sociale e del lavoro, giustizia, pace e salvaguardia del Creato della diocesi di Lamezia Terme, ha inteso lanciare nel corso di una conferenza su “La salvaguardia del Creato”, svoltosi a Tiriolo nell’ambito degli incontri del “Caffè teologico”.
Don Giuseppe ha anche sottolineato l’importanza di “sostenere alcune proposte di riforma per l’ecologia integrale” nella convinzione che “il cambiamento non avviene solo dall’alto ed è fondamentale il concorso della nostra ‘conversione’ negli stili di vita come singoli cittadini e come comunità”.
Altro elemento importate è la cosiddetta “finanza responsabile”. Il sacerdote ha rimarcato che “le nostre diocesi e parrocchie devono essere ‘carbon free’ nelle loro scelte di gestione del risparmio utilizzando il loro voto con il portafoglio per premiare le aziende leader nella capacità di coniugare valore economico, dignità del lavoro e sostenibilità ambientale coerentemente con le numerose prese di posizione nella Dottrina sociale”.
A proposito del caporalato, il direttore dell’Ufficio diocesano ha ricordato che “oggi esistono molti lodevoli imprenditori sociali che hanno costruito filiere caporalato free e offrono prodotti agricoli liberi da sfruttamento e con elevati standard sociali e ambientali e prezzi non dissimili da quelli dei prodotti corrispondenti. Oltre a chiedere che le amministrazioni locali ne tengano conto negli appalti e non mettano mai più nelle mense scolastiche dei nostri figli prodotti che non siano caporalato free vogliamo essere per primi noi comunità ecclesiali a prendere l’iniziativa ed essere caporalato free”.
Infine, la proposta dell’alleanza contenuta nel Manifesto dei giovani: “L’orizzonte d’impegno più ampio verso il quale intendiamo camminare nei prossimi anni – ha sottolineato don Giuseppe – è l’alleanza intergenerazionale e quello dell’alleanza tra forze diverse di buona volontà nel nostro Paese. Penso a quella nuova e vasta generazione di imprenditori più ambiziosi che non guardano solo al legittimo profitto ma anche all’impatto sociale ed ambientale della loro azione e che sono esempi di quella grande quantità di buone pratiche”.

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