Diocesi: Modena, sabato aperta l’inchiesta informativa sul servo di Dio Enzo Piccinini

Sabato 10 dicembre, alle 20, nella chiesa parrocchiale di Gesù Redentore a Modena, l’arcivescovo-abate Erio Castellucci ha presieduto la sessione di apertura dell’inchiesta informativa diocesana sulla vita, le virtù e la fama di santità del servo di Dio Enzo Piccinini. Durante la sessione, inserita nella Liturgia delle ore, hanno prestato giuramento i componenti del tribunale ecclesiastico appositamente costituito incaricato di procedere alla raccolta delle testimonianze di persone che hanno conosciuto il servo di Dio.
Enzo Piccinini, nato a Scandiano (Re) il 5 giugno 1951, partecipò al movimento di Comunione e Liberazione, che muoveva in quegli anni i primi passi nelle università italiane. Nel 1972 iniziò un’intensa attività di animazione sociale nel suo quartiere: le iniziative promosse in questo periodo vedevano una partecipazione straordinaria di moltissimi giovani. Nel 1973 si sposò e in questo stesso periodo si consolidò un più stretto rapporto personale con don Luigi Giussani, fondatore del movimento di Comunione e Liberazione. Conseguita la laurea in Medicina e Chirurgia nel 1976, iniziò la specializzazione in Chirurgia generale e successivamente in Chirurgia vascolare. Nel 1979, con l’inizio delle scuole elementari della figlia maggiore, iniziò a parlare con alcuni amici dell’idea di costituire a Modena una scuola gestita direttamente da una cooperativa di genitori e insegnanti: il 2 maggio del 1979 si costituì la cooperativa “La Carovana” di cui Enzo Piccinini è stato il punto di riferimento di ogni scelta importante. Nello stesso periodo, con un altro gruppo di amici, Piccinini diede vita ad un centro culturale che nel 1979 assume la denominazione di “Centro culturale La Collina della Poesia”. Nel 1980 si trasferì all’Università di Bologna.
In ambito professionale, ricorda una nota della diocesi di Modena-Nonantola, “Piccinini ha sempre ritenuto di prioritaria importanza l’unitarietà della sua attività clinica con quella di ricerca e di insegnamento, anche attraverso il confronto con i più qualificati Centri universitari internazionali: la sua passione per un continuo miglioramento professionale ebbe sempre come obiettivo la cura della persona malata, considerando, insieme alla malattia, ogni aspetto del bisogno umano. La sua competenza e il suo insegnamento hanno conquistato i suoi giovani collaboratori, che lo hanno seguito per anni imparando così una modalità di lavoro e di rapporto con il malato che ha segnato e segna tuttora la loro carriera”. Il 26 maggio 1999 Enzo Piccinini morì improvvisamente in un incidente stradale sull’A1, in prossimità di Fidenza. Al funerale, celebrato dal card. Giacomo Biffi, in San Petronio a Bologna, parteciparono oltre 7mila persone.

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