Coronavirus Covid-19: Cittadinanzattiva, in 58% giovani aumentato disagio psicofisico. Più sbalzi d’umore, disturbi del sonno, aggressività e autolesionismo

Nell’ultimo anno più della metà (58%) dei ragazzi tra i 14 e i 19 anni riconosce che sono aumentate tra i loro pari le forme di disagio psico-fisico. Tra i principali motivi di sofferenza in ordine di importanza: la lontananza dalle persone più care (75%); il divieto di potersi muovere liberamente (74%), quello di incontrare amici e compagni di scuola (71%). È quanto emerge dall’indagine online di Cittadinanzattiva, “Ora parliamo noi”, rivolta direttamente a teenager o attraverso le scuole con cui Cittadinanzattiva collabora, diffusa oggi. Ad una certa distanza ma in una percentuale superiore alla metà degli intervistati, compare la noia nello stare chiusi in casa (59%) e nell’impossibilità di praticare attività sportive (50%). Anche l’assenza della scuola in presenza ha rappresentato motivo di sofferenza per più di un intervistato su tre (37%). La ricerca rivela inoltre che il 63% dei ragazzi intervistati ha sperimentato sbalzi di umore (63%), seguiti dai disturbi del sonno (57%). Al terzo posto vengono dati in aumento i disturbi dell’alimentazione (46%). A seguire il desiderio di stare soli (39%) e la consapevolezza di essere iper connessi (quasi 38%). Ma i ragazzi riferiscono anche comportamenti verbali e fisici di aggressività verso gli altri (32,5%) ed episodi di autolesionismo (18%). In aumento anche l’accesso e la visione di materiale pornografico (30%), il consumo di tabacco (31%) e di alcolici (24%), quello di droghe (13%) e del gioco d’azzardo (10%).

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