Canada: 751 corpi in un’altra “Indian Residential School”. Lettera di mons. Bolen (Regina) al Capo Delmore, “avete accesso a tutte le informazioni utili per dare un nome alle tombe”

“So che le parole di scuse possono sembrare un gesto molto piccolo di fronte al peso della sofferenza vissuta ma le rivolgo di nuovo e mi impegno a fare il possibile per trasformare quelle scuse in atti concreti significativi, incluso l’assistenza nell’accesso alle informazioni che vi potranno aiutare a fornire nomi e informazioni su coloro che sono sepolti in tombe anonime”. E’ quanto assicura l’arcivescovo di Regina, mons. Don Bolen, in una lettera scritta e inviata oggi a Chief Cadmus Delmore del “Cowessess First Nation”, ringraziandolo anche per “le potenti parole” dette alla conferenza stampa trasmessa su YouTube insieme a Chief Bobby Cameron della Federazione delle Prime Nazioni Indigene Sovrane. “Le parole – scrive mons. Bolen – vengono meno di fronte alla notizia che la ricerca radar a penetrazione nel suolo ha rivelato un numero impensabile di tombe senza nome, fino a 751 persone sepolte. La notizia è travolgente e posso solo immaginare il dolore e le ondate di emozione che lei e il suo popolo state vivendo in questo momento”.  “Le ricerche sul luogo delle tombe ci pongono faccia a faccia di fronte all’eredità brutale del sistema delle scuole residenziali indiane, un prodotto di una storia colonialista che ha provocato tante sofferenze e traumi intergenerazionali”. “Come lei ha detto più volte, capo Cadmus, anche per quelli di noi che non erano presenti o non erano coinvolti, è comunque un’eredità dolorosa che dobbiamo portare. L’incredibile fardello del passato pesa ancora su di noi, e la verità di quel passato deve emergere, per quanto dolorosa, poiché solo la verità può portare alla riconciliazione”. “Grazie per il suo coraggio come Capo e per quello di tutta la sua comunità”, aggiunge l’arcivescovo. Tre anni fa, il capo della Cowessess First Nation aveva scritto una lettera a mons. Bolen per chiedere un coinvolgimento della Chiesa cattolica nelle ricerca del cimitero di Cowessess dopo che un prete che ha servito nella regione negli anni ’60 ha distrutto le lapidi. Nella lettera si ricorda che membri della comunità di Cowessess partecipano alla Commissione per la Verità e la Riconciliazione dell’arcidiocesi di Regina e che due anni fa mons. Bolen ha avuto la possibilità di rivolgere parole di scuse ai membri della comunità riuniti al cimitero, “per i fallimenti e i peccati commessi dai  dirigenti e dal personale della Chiesa in passato verso la gente di Cowessess”.

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