Tragedia familiare a Sassuolo: Castellucci (arcivescovo Modena), “sconcerto e dolore di fronte a cieca violenza”

“Di fronte a questi episodi, purtroppo ricorrenti, di cieca violenza fino all’annientamento di donne e bambini, all’interno di relazioni familiari o sentimentali, occorre fermarsi, interrogarsi evitando una pericolosa assuefazione al male che quotidianamente compare nelle cronache locali e nazionali”. Così l’arcivescovo di Modena-Nonantola e vescovo di Carpi, monsignor Erio Castellucci, commenta la notizia dello sterminio di una intera famiglia di cinque persone, tra cui due bambini di 2 e 5 anni, a Sassuolo, esprimendo “lo sconcerto e il dolore personale e della Chiesa modenese, chiedendo a tutti la preghiera per i defunti e la consolazione per i familiari e per le comunità sconvolte e attonite per quanto accaduto”. “La Parola di Dio così ci esorta: ‘Non lasciarti vincere dal male, ma vinci con il bene il male’ – ha detto l’arcivescovo -. È questa l’unica via per uscire dalla spirale di violenza che si esprime nella società in tante altre situazioni. Non è una soluzione astratta ma si traduce in una maggiore attenzione alle solitudini e alle sofferenze, più ascolto per intercettare i segnali di difficoltà, più solidarietà nel prendersi cura delle famiglie, soprattutto di quelle più giovani, indifese e in difficoltà. Alle strutture educative e pastorali delle due diocesi che operano a favore e a servizio delle famiglie l’invito ad intensificare gli sforzi perché nessuno, soprattutto le famiglie, si senta abbandonato e cada nel baratro della solitudine e del dolore senza il conforto di una presenza amica”. Il vescovo Castellucci ha poi rivolto un pensiero e una preghiera speciale per i due bambini vittime della tragedia.

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