Cinema: Terni Film Festival, sono l’ucraino “Mother of apostles” e il curdo/svizzero “Neighbours” i trionfatori della XVII edizione

Sono l’ucraino “Mother of apostles” e il curdo/svizzero “Neighbours” i trionfatori della XVII edizione del Terni Film Festival. Nel corso della Notte degli Angeli che ha chiuso la kermesse la “Madre degli Apostoli” di Zaza Buadze, incentrato sulla guerra tra Russia e Ucraina in corso dal 2014, si è portata a casa quattro premi: quello per la migliore attrice, ricevuto da Natalya Polovynka, miglior colonna sonora (Roman Grygoriv e Illia Razumeiko), Premio Signis e Gran Premio della Giuria.
“Neighbours”, diretto da Mano Khalil ha ottenuto invece l’Angelo per il miglior film e il premio della critica. Il film è ambientato all’inizio degli anni ’80 in un piccolo villaggio al confine tra la Siria e la Turchia. Qui un bambino curdo di sei anni vive il suo primo anno di studi in una scuola araba pervasa di nazionalismo, dove si parla solo una lingua a lui sconosciuta (l’arabo appunto) e si insegna che il nemico da perseguire è il popolo ebraico.
La giuria internazionale era composta quest’anno dal regista palestinese Mohammed Almughanni, la direttrice del Lago Film Fest Viviana Carlett e l’attrice Carolina D’Alatri, la giuria Signis dal polacco Marek Lis, la francese Chantal LaRoche e il rumeno Florin Silaghi, mentre il premio della critica è stato assegnato da Luca Cresta, Valentina Rossi e Duccio Penna.
L’Angelo per il miglior documentario è andato a “L’abbraccio”, un’opera diretta da Davide Lorenzano e prodotta da Christian Patanè, che per la prima volta ha trovato il coraggio di ripercorrere la drammatica storia di Antonino Saetta, presidente della prima sezione della Corte d’Assise d’appello di Palermo, e di suo figlio Stefano, rimasti vittime di un agguato ordito da Cosa Nostra lungo la Strada Statale 640 Agrigento-Caltanissetta la notte del 25 settembre 1988. Per questo lavoro Daniele Ciprì ha conquistato anche l’Angelo alla miglior fotografia.
Ninni Bruschetta ha ritirato l’Angelo vinto lo scorso maggio per il film “Un eretico in corsia” di Bruno Di Marcello. Anche Wieslaw Mokrzycki e Andrzej Bubela, direttori del Sacrofilm festival di Zamosc in Polonia, hanno ricevuto l’Angelo alla carriera assegnato per i 25 anni del festival nel 2020. L’Angelo alla carriera 2021 è andato invece a Giobbe Covatta.
L’Angelo di cristallo è stato poi consegnato alla fondatrice del Terni Film Festival e direttrice dell’Istess per 22 anni Stefania Parisi, al vescovo Giuseppe Piemontese. amministratore apostolico della diocesi di Terni-Narni-Amelia, e al presidente della Fondazione Carit Luigi Carlini.
“Captain T – La condanna della consuetudine” è valso a Giorgio Borghetti l’Angelo come miglior attore di un cortometraggio, premio condiviso ex aequo con Paolo Musìo, che ha ricevuto l’Oscar del Terni Film Festival per “Il prigioniero”.

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