Spettacolo viaggiante: card. Turkson, “circensi e lunaparkisti ci offrono una sosta dal quotidiano che riposa il fisico, ma anche la mente e lo spirito”

Il lavoro degli operatori dello spettacolo viaggiante “ci permette di riscoprire la spiritualità del settimo giorno perché circensi e lunaparkisti sono capaci di offrire a noi spettatori una sosta dal quotidiano che riposa il fisico, ma anche la mente e lo spirito, necessaria per ricaricarsi in un mondo che invece pretende di vivere incessantemente senza riposo”. Lo ha scritto, in un messaggio, il card. Peter K.A. Turkson, prefetto del Dicastero per il Servizio dello sviluppo umano integrale, ai partecipanti al convegno nazionale della pastorale per lo spettacolo viaggiante che si è aperto ieri pomeriggio a Padova su iniziativa della Fondazione Migrantes. Il lunapark e il circo sono “una famiglia allargata, complicata, ma solida e solidale, che lavora, suda e soffre all’unisono, per raccogliere insieme i frutti del suo lavoro, la soddisfazione dell’applauso, le risate dei bambini sulla giostra”, ha osservato: gli “amici” dello spettacolo viaggiante rappresentano “un’opportunità unica per ogni comunità cristiana che trovano sul loro cammino e il vostro compito è proprio costruire ponti tra queste due realtà”. Il card. Tukson ha ringraziato “gli amici” per “consentirci di riscoprire l’accoglienza nei loro confronti, in particolare in un tempo infrasettimanale, che per noi è quello della quotidianità ma che per loro è quello del riposo: in tal modo, ci aiutano a dare un senso diverso e più ricco anche al nostro tempo”. E ancora grazie – ha aggiunto il card. Tukson – per “farci comprendere la forza dell’annuncio” e alle mamme e nonne, che sono tra loro “catechiste coraggiose e instancabili”, l’esortazione a “cercare sempre un contatto” con le comunità che le ospitano, che vada al di là dello spettacolo per “diventare scambio fecondo di esperienze e di fede”. Il responsabile del Dicastero vaticano ha ricordato, in questo tempo di pandemia, come tanti di loro hanno accolto gratuitamente medici e infermieri presso le proprie giostre o hanno offerto spettacoli a famiglie in difficoltà. Lo stesso porporato ha accompagnato un circo all’Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma. E poi l’invito alla “condivisione della mensa eucaristica”, sotto lo chapiteau o sulla pista dell’autoscontro “che ci fa riscoprire ancora di più ‘fratelli tutti’ perché figli e figlie dell’unico Padre celeste che ci accoglie nella gioia del suo amore senza fine, fino alla fine dell’eternità”.
Il convegno nazionale Migrantes sul tema “La Chiesa tra i viaggianti” si è aperto con il saluto del direttore generale della Fondazione Migrantes, don Gianni De Robertis, e una relazione di don Mirko Dalla Torre della Consulta Migrantes per la pastorale dei fieranti e dei circensi. Oggi la visita a Bergantino, “la città delle giostre”, e l’incontro con le istituzioni locali e i lavoratori per uno scambio di esperienze e testimonianze.

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