Terzo Settore: Uneba, eletto il nuovo consiglio nazionale. “Vogliamo costruire le reti dell’accoglienza”

“Costruire le reti dell’accoglienza che si prendono cura di chi è più debole, svantaggiato, vulnerabile, escluso”. Questo il programma culturale e operativo di Uneba, la principale associazione di categoria del settore sociosanitario, assistenziale e educativo con circa 1.000 enti associati in tutta Italia, quasi tutti non profit di radici cattoliche.
Un programma – si legge nella mozione approvata dal congresso che si è chiuso oggi al Bella Italia Efa Village di Lignano Sabbiadoro – “che, nel solco della Dottrina sociale della Chiesa, contribuisce alla giustizia sociale attraverso la testimonianza di una carità che supera l’individualismo e costruisce comunità”.
Tra gli obiettivi fissati dalla mozione di Uneba anche “contribuire alla riformulazione delle politiche sociali e sociosanitarie e delle metodologie dell’assistenza alle persone fragili e vulnerabili attraverso le esperienze maturate dai nostri enti e che tengano in eguale considerazione la complessità dei bisogni sanitari, assistenziali e la centralità della qualità di vita dei nostri utenti”.
In merito alla Riforma del Terzo Settore, la mozione congressuale impegna Uneba a “presidiare il processo di definizione degli ultimi decreti attuativi della Legge sul Terzo Settore, in particolare quello sulla riforma fiscale, contribuendo con le nostre proposte a raggiungere un equo trattamento e la valorizzazione delle diverse tipologie di Ets”.
Tre le priorità immediate di Uneba individuate dal presidente uscente Franco Massi: la Riforma del Terzo Settore, il difficile reperimento di infermieri professionali per le strutture sociosanitarie, l’utilizzo delle risorse messe a disposizione dal Pnrr.
Il congresso Uneba ha eletto anche il nuovo consiglio nazionale, che, nella sua prima seduta, prevista entro fine ottobre, potrà cooptare altri membri e sceglierà al suo interno il presidente nazionale. Nel nuovo consiglio nazionale sono rappresentate undici regioni. Il congresso ha confermato come presidente onorario Maurizio Giordano.
L’arcivescovo di Udine, mons. Andrea Bruno Mazzocato, ha celebrato la messa per i partecipanti al congresso. “Accanto a quello che è necessario fare per portare avanti attività attente ai più fragili e ai più deboli – ha osservato il presule nell’omelia -, è importante che si resti attaccati alla sorgente, che è ascoltare e osservare la parola di Gesù”.

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