Diocesi: Prato, al via il terzo anno della Scuola di erboristeria spirituale Hildegard Von Bingen

Un nuovo anno accademico ricco di novità, docenti d’eccezione e attività. Partirà oggi il terzo anno della Scuola di erboristeria spirituale Hildegard Von Bingen con sede presso il Monastero di San Leonardo al Palco di Prato (via del Palco 228, Prato). La scuola è nata nel 2018 dall’incontro tra padre Guidalberto Bormolini, dei Ricostruttori nella Preghiera, e un piccolo gruppo di professionisti, cultori di scienze naturali e ricercatori.
“Il culto – spiega la segreteria organizzativa delle Scuola – non significa solo andare in chiesa, ma anche coltivare e custodire l’intero creato. Nasce proprio da qui il progetto culturale che, in pochi mesi, ha condotto alla nascita della scuola che ha come obiettivo di fondo quello di educare ed educarsi alla coltivazione e alla custodia del Creato”. Dopo il primo anno sperimentale, il progetto si è ampliato e arricchito di tanti studiosi e insegnanti uniti e spinti dall’obiettivo comune di ammirare e far ammirare la bellezza che avvolge ed abbraccia tutta la Terra. Tra i docenti di quest’anno, Roberto Miccinilli, che parlerà di medicina erboristica, Paolo Luzzi, che si soffermerà sull’erboristeria benedettina e francescana, Marco Sarandrea, per l’etnobotanica.
Il percorso, della durata di due anni, comincia a ottobre e prosegue, con cadenza mensile, fino a giugno prevedendo incontri nel fine settimana e momenti formativi online. I programmi, del primo e del secondo anno, sono consultabili nella sezione dedicata alla scuola sul sito internet del Monastero di San Leonardo al Palco. Le date previste in presenza, alle quali si alterneranno dei moduli serali online, sono: 9-10 ottobre, 13 novembre, 11 dicembre, 15 gennaio, 12 febbraio, 12 marzo, 9 aprile, 7 maggio e 4-5 giugno. Alla fine del percorso, poi, ogni iscritto riceverà un attestato di partecipazione per un totale di 80 ore di frequenza e il titolo di “Custode della natura” (la qualifica non conferisce alcuna abilitazione alle professioni socio-sanitarie).
“Il progetto – sottolinea uno dei docenti, Roberto Miccinilli – si differenzia da altri corsi dedicati alle piante officinali perché non considera le piante solo come fonte di principi farmacologici utili per il nostro corpo, ma ne guarda anche l’aspetto storico, mitologico, psicologico e spirituale”.

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