Messa crismale: mons. Leuzzi (Teramo), “non ammirate i sacerdoti carismatici ma il Vangelo”

foto SIR/Marco Calvarese

“Non ammirate i sacerdoti carismatici ma il Vangelo”. È l’esortazione rivolta questa mattina dal vescovo di Teramo-Atri, mons. Lorenzo Leuzzi, nel corso della Messa crismale che ha presieduto nella cattedrale di Santa Maria Assunta. Nella celebrazione, posticipata a causa della pandemia di coronavirus Covid-19, i presbiteri diocesani – seguendo tutti gli accorgimenti dovuti all’emergenza sanitaria – si sono uniti in preghiera con il suo pastore, rinnovando le promesse sacerdotali e partecipando alla benedizione degli oli che serviranno per celebrare i sacramenti. La riflessione di mons. Leuzzi ha posto l’accento su come le necessità, abbiano forse reso questa cerimonia ancora più importante, perché vissuta proprio a ridosso della festività di Pentecoste.
Nell’omelia, il vescovo ha rivolto un vero e proprio richiamo all’importanza di Gesù Cristo e del Vangelo come unici punti di riferimento per un sacerdote. E, stimolato dall’inattesa presenza dei seminaristi, ha esortato a guardare solo alla fonte primaria di ispirazione e di fede, ricordandosi che “il popolo è la vostra sposa”. Leuzzi ha invitato tutti sacerdoti a non sentirsi tranquilli se nella propria parrocchia non tutte le persone non possono accostarsi ai sacramenti, “un sacerdote non può dire che la propria sposa non gli piace, perché gliel’ha data il Signore”.
La Messa crismale è stata anche il primo appuntamento del vescovo di Teramo-Atri con tutti i sacerdoti della diocesi riuniti, proprio per questo motivo anche il momento nel quale poter condividere il dolore per la perdita del sacerdote don Igor Di Diomede durante l’emergenza sanitaria, che ha reso impossibili i funerali del direttore della Caritas diocesana. “Voglio ricordare una frase che don Igor ripeteva sempre: la carità va fatta in silenzio”, le parole che mons. Leuzzi ha voluto condividere con la sua comunità prendendo spunto per ricordare a tutti di non ostentare mai la carità samaritana, lavorando in silenzio, senza interessi: “Noi non dobbiamo fare la carità per far crescere il numero, noi facciamo un servizio, poi il Signore farà quello che deve attraverso la provvidenza”. Al termine della funzione, il vescovo aprutino ha consegnato a tutti i presenti il suo ultimo libro, “Il mondo soffre per mancanza di pensiero – da Paolo VI a Francesco”, e confermato anche le ordinazioni sacerdotali previste in diocesi per il 27 giugno prossimo.

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