Cosma Spessotto: don Magoga (L’Azione), “un testimone luminoso della fede, morto per la sua fedeltà al Vangelo”

“Padre Cosma è una figura davvero bella e limpida: un testimone luminoso della fede, morto per la sua fedeltà al Vangelo e per la sua dedizione agli ultimi nella parrocchia dove era stato inviato, in El Salvador”. Così don Alessio Magoga, direttore del settimanale diocesano “L’Azione” di Vittorio Veneto, commenta la notizia “che attendevamo da diversi mesi e che ci riempie di gioia” dell’autorizzazione data da Papa Francesco alla pubblicazione del decreto con cui si riconosce il martirio del servo di Dio Cosma Spessotto. Appartenente dell’Ordine dei Frati minori, nato il 28 gennaio 1923 a Mansué (diocesi di Vittorio Veneto) è stato ucciso a San Juan Nonualco (El Salvador) “in odio alla fede” il 14 giugno 1980. “Tutte le volte che passo al santuario mariano di Motta di Livenza sosto qualche istante, in preghiera e in riflessione, dinanzi agli oggetti che gli sono appartenuti e che sono esposti in una piccola vetrina”, spiega don Magoga, aggiungendo che “sono delle eloquenti testimonianze della sua essenzialità e della sua grande fede”. “Nei suoi scritti – prosegue il sacerdote – si legge che sapeva che avrebbero potuto ucciderlo, ma non è fuggito né ha cambiato ‘stile’”. “La sua vita e la sua morte sono – a mio avviso – una provocazione forte per tanti di noi, che oggi vivono la fede in modo abitudinario o fiacco”, sostiene don Magoga, per il quale “avremo la possibilità di avviare un percorso di conoscenza della sua figura che farà tanto bene a molti, non solo alla nostra Chiesa diocesana”. “Su questo – conclude il direttore – ovviamente intendiamo impegnarci anche come settimanale diocesano L’Azione”.

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