Comece: vescovi europei, tre piste per il piano di risanamento dopo il Covid-19, “giustizia ecologica, sociale e contributiva”

Giustizia ecologica, sociale e contributiva. Sono le tre “piste” che i vescovi europei indicano all’Unione europea e agli Stati membri affinché trovino rapidamente un accordo che aiuti l’Europa a risollevarsi dopo il duro impatto del Coronavirus sui mercati e l’economia. Sulla promozione di una giustizia ecologica, i vescovi – nella nota diffusa questa mattina dalla Comece – chiedono di integrare la proposta del Green Deal europeo nella strategia nel piano di risanamento. “La pandemia di Covid-19 ha rivelato sia la nostra dipendenza sia il nostro impatto disastroso su un ecosistema pesantemente fragile. Un virus che causa una malattia polmonare ci ha fatto capire che non possiamo vivere in salute su un pianeta malato e inquinato” ma, “allo stesso tempo, ci ha mostrato che non è troppo tardi per agire”. Seconda pista di lavoro per l’Ue è la promozione di una “giustizia sociale”: nel negoziare e attuare il piano di risanamento e il prossimo quadro finanziario pluriennale, “l’Ue dovrebbe avere cura e tenere conto delle esigenze dei più vulnerabili al fine di garantire la coesione sociale in Europa”. Come terzo punto, i vescovi Ue chiedono “giustizia contributiva”. “In risposta a questa crisi, l’Ue dovrebbe frenare con urgenza le strutture di corruzione ed evasione fiscale diffusa, che hanno assunto una dimensione mondiale e migliorare il quadro per un’equa tassazione nell’Ue”.

 

 

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