Via Crucis: nona stazione, “sono andato in mille pezzi, ma quei pezzi si possono ancora tutti ricomporre”

foto SIR/Marco Calvarese

“In carcere sono diventato nonno: mi sono perso la gravidanza di mia figlia”. Sono piene di rimpianto, le parole di chi ha scritto la nona stazione della Via Crucis, presieduta dal Papa sul sagrato della basilica di San Pietro. “Un giorno, alla mia nipotina, non racconterò il male che ho commesso ma solamente il bene che ho trovato”, assicura il detenuto: “Le parlerò di chi, quando ero a terra, mi ha portato la misericordia di Dio. In carcere la vera disperazione è sentire che nulla della tua vita ha più un senso: è l’apice della sofferenza, ti senti il più solo di tutti i solitari al mondo”. “È vero che sono andato in mille pezzi, ma la cosa bella è che quei pezzi si possono ancora tutti ricomporre”, il messaggio di speranza: “Non è facile: è l’unica cosa, però, che qui dentro abbia ancora un significato”.

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