Coronavirus Covid-19: Mattarella, “mantenere alta l’attenzione rispetto alle minacce criminali”. “Contrastare usura, truffe, sfruttamento”

(Foto: Francesco Ammendola - Ufficio per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica)

“Rivolgo il mio ringraziamento a quanti mantengono alta l’attenzione per garantire la sicurezza delle comunità rispetto alle minacce criminali che, nell’attuale fase di fragilità economica e sociale, potrebbero ostacolare le prospettive di ripresa del Paese. Vanno contrastati con il massimo rigore gli odiosi fenomeni dell’usura, delle truffe agli anziani e ai soggetti più deboli, dell’accaparramento di risorse, dello sfruttamento del lavoro, così come, su più ampia scala, gli illeciti interessi della criminalità organizzata che attentano alla libertà d’impresa e alla legalità delle attività economiche”. Lo ha scritto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel messaggio inviato al prefetto Franco Gabrielli, capo della Polizia e direttore generale della Pubblica sicurezza,in occasione 168° anniversario di fondazione della Polizia di Stato.
Per il Capo dello Stato, “in un mondo sempre più interconnesso, la dimensione globale delle minacce è ben nota alla Polizia di Stato, impegnata a contrastare la complessità di fenomeni e organizzazioni criminali transnazionali”. “Terrorismo, mafie, crimini cibernetici, traffici di esseri umani, droghe e armi, riciclaggio di proventi illeciti – sottolinea – sono nemici contro i quali sono in atto proficue forme di collaborazione interna e internazionale, anche con l’uso di avanzate metodologie d’indagine”. “L’impegno costante contro ogni forma di criminalità – osserva Mattarella – si integra con il compito di garantire la dimensione sociale della sicurezza, condizione necessaria per la serenità della convivenza e la qualità delle relazioni fra gli individui, nonché fra essi e le istituzioni democratiche. La difesa dei diritti e delle libertà delle persone si rafforza nel dialogo con le espressioni rappresentative delle comunità e nella costante integrazione fra gli apparati dello stato e le polizie locali, secondo consolidati indirizzi di coordinamento”.

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