Sir: principali notizie dall’Italia e dal mondo. Italia: Pasqua in famiglia, controlli rafforzati sulle strade. Eurogruppo, primo accordo sulla risposta alla crisi

Coronavirus/1 In Italia: Pasqua, controlli rafforzati per evitare ulteriori contagi. Paese in lockdown almeno fino al 3 maggio

“Gli esperti hanno confermato che la curva dei contagi sta rallentando in Italia ma non possiamo passare da un lockdown a liberalizzare tutte le attività, deve essere un passaggio graduale”. Il premier Giuseppe Conte si sta muovendo secondo questa linea nella cosiddetta “fase due” riguardo l’emergenza coronavirus. Ovvero sul periodo – si legge sull’Agi – che servirà per allentare le misure restrittive di contenimento al contagio. “Il governo ha le idee chiare: dobbiamo mette in sicurezza la salute degli italiani: con la salute a rischio non c’è economia”, ha risposto il ministro Boccia alla Confindustria che preme per mettere fine al lockdown. Il ministro per gli Affari regionali ha chiarito che la fase 2 consisterà in “graduali aperture delle fabbriche e degli uffici nel rispetto di tutte le prescrizioni sanitarie per la sicurezza dei lavoratori”. L’Italia – scrive questa mattina l’Ansa – rimarrà in lockdown almeno fino al 3 maggio. “Dopo giorni di riflessione, il governo sceglie la linea di massima cautela e si appresta a rinnovare con un nuovo provvedimento tutte le misure di contenimento e le limitazioni agli spostamenti per altri 20 giorni concedendo solo aperture ‘mirate’ per qualche attività produttiva. Non solo: con una circolare il Viminale rafforza i controlli per Pasqua, chiedendo alle forze di polizia una particolare attenzione per evitare che gli italiani si riversino nelle seconde case”.

Coronavirus/2 In Europa: Eurogruppo, accordo su 540 miliardi di aiuti fra spese sanitarie e sostegno all’economia

I ministri delle Finanze, riuniti ieri fino a tarda sera in videoconferenza, hanno definito alcune mosse per affrontare, sul piano economico, l’emergenza sanitaria e la possibile recessione che seguirà la pandemia: ora le decisioni ultime spettano al Consiglio europeo, che dirà sì a un piano da 540 miliardi comprendente varie misure, fra cui il Mes (privato delle più severe condizionalità), i fondi Bei e il piano Sure contro la disoccupazione disoccupazione. “Una componente chiave sarà il fondo per la ripresa, che metterà il turbo per costruire un’economia più robusta e più digitale”, aggiunge il presidente dell’Eurogruppo Mario Centeno. Il fondo sarà “temporaneo, mirato e commisurato ai costi straordinari della crisi attuale, che aiuterà a spalmare nel tempo, con appropriati finanziamenti. Alcuni Stati membri hanno espresso l’opinione che sia necessaria l’emissione di debito comune, secondo altri dovrebbero essere trovate vie alternative”. L’unico requisito per utilizzare i fondi delle linee di credito del Mes è che “questi fondi siano usati sostenere spese sanitarie e di prevenzione, dirette e indirette. Mi aspetto che tutti i Paesi possano accedere a queste linee di credito, pari al 2% del Pil” (35 miliardi per l’Italia). I ministri hanno trovato “un accordo eccellente sulla risposta economica al coronavirus: 500 miliardi di euro disponibili subito”, più “un fondo per la ripresa a venire. L’Europa decide e si dimostra all’altezza della gravità della crisi”, le parole del ministro dell’Economia francese Bruno Le Maire. Il Mes, secondo l’accordo, potrà “fornire aiuto finanziario ai Paesi senza condizioni per le spese mediche. Sarà anche a disposizione per il sostegno all’economia, ma con condizioni. È giusto e ragionevole”, afferma il ministro delle Finanze olandese Wopke Hoekstra. Soddisfatto il ministro italiano dell’Economia Roberto Gualtieri, forti critiche da Matteo Salvini, perplessità in alcuni esponenti della maggioranza di governo italiana.

Coronavirus/3 Johns Hopkins University, “1,6 milioni di casi nel mondo. Record di decessi in Italia e Stati Uniti”

Sono più di 1,6 milioni i casi di coronavirus nel mondo. Gli ultimi dati della Johns Hopkins University – riferiti da Adnkronos – parlano di 1.601.984 casi di Covid-19 a livello globale e di 95.731 morti con coronavirus. L’Italia resta il primo Paese per il triste bilancio di 18.729 morti confermato ieri, mentre gli Stati Uniti sono il primo Paese per numero di contagi, 466.033 stando alla Johns Hopkins University. Qui i decessi sono in totale 16.690. La malattia, ormai diffusa in quasi tutti i Paesi del mondo, impegna -in quanto a numeri – in particolare l’Europa, il Nord America e la Cina. Ma il coronavirus pesa oltremodo su nazioni meno attrezzate sul piano sanitario, specialmente in Africa e in alcuni Stati asiatici. Della situazione in alcuni Stati non si hanno ancora notizie certe. Nel frattempo giunge da Londra la notizia secondo cui il primo ministro britannico Boris Johnson è uscito dalla terapia intensiva ed è stato riportato al reparto generale al St Thomas Hospital, dove riceverà “un attento monitoraggio”, riferisce Downing Street.

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