Guerra in Siria: Associazione pro Terra Sancta (ong Custodia), al via raccolta fondi per la popolazione di Idlib

Nuova campagna di raccolta fondi per sostenere i bisogni essenziali della popolazione di Idlib in Siria: a lanciarla è l’Associazione pro Terra Sancta, ong della Custodia di Terra Santa, che da anni sostiene le zone vittime del conflitto. Pro Terra Sancta ha attivato da otto anni un centro di emergenza a Knaye e Yacoubieh (piccoli villaggi all’interno della zona di guerra) e si occupa di fornire cibo e beni di prima necessità alla popolazione stremata. Ogni giorno vengono forniti alle circa 260 famiglie beni di prima necessità come medicine e latte oltre a voucher per acquistare gasolio per elettricità e riscaldamento, vestiti e libri scolastici. “Negli anni – spiegano dalla Ong – abbiamo organizzato anche un servizio per portare i bambini a scuola. Le scuole infatti non danno sostegno se non per il Corano, l’arabo, l’inglese e la matematica. Il centro è coordinato da padre Hanna Jallouf, frate della Custodia di Terra Santa, che non ha mai lasciato la sua gente”. Padre Jallouf e il suo confratello Louai Bsharat stanno resistendo con le poche centinaia di cristiani rimasti in quei luoghi. “Oggi – spiega l’Ong – c’è realmente bisogno di tutto: cibo, vestiti per coprirsi dal freddo, beni di prima necessità. Diversi sono stati gli appelli di padre Hanna in questi giorni, uno rivolto anche al santo Padre, per chiedere aiuto”. All’appello di padre Hanna si aggiunge anche il ministro francescano della Regione San Paolo, fra Firas Lutfi, che al telefono si dice molto preoccupato: “Ritorna una forte destabilizzazione anche alle porte della città martire di Aleppo, nella zona confinante con la provincia di Idlib, dove sono in corso pesanti bombardamenti per liberare l’area. Anche qui è tornato il terrore, non si dorme la notte e la gente è sempre in stato di allerta”. “Da un lato – aggiunge il frate – c’è uno spiraglio, perché in seguito a questa offensiva si spera in una calma definitiva; dall’altro, però, c’è una preoccupazione per eventuali ulteriori interventi dell’esercito turco, ripercussioni da parte dei ribelli in fuga, sulle nostre comunità e per l’attuale situazione sociale. Aiutateci!”. Per contribuire: on line tramite il sito https://www.proterrasancta.org.

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